lunedì 18 marzo 2024

Caccia i talenti

 


Ho chiamato l'antibracconaggio. Mi hanno risposto che si attiveranno perché i talenti hanno lo stesso diritto di essere protetti quanto gli upupa (anche se sono meno bellini, soprattutto quelli che credono di esserlo e si fanno i selfi sui socialmedi).
Ho pure suggerito, alle guardie venatorie, di prendere le impronte alle aziende, non è che debbano prenderle soltanto a noi comuni mortali nei comuni italiani per rinnovare la carta d'ignobiltà digitale. 
«Si disinfetti i polpastrelli degli indici e prema qui», mi disse un mese fa l'Ufficiale dell'Anagrafe e io non credevo di essere un ricercato.
Che peccato restituire la carta di carta scaduta, ancorché sbrindellata e lacerata, compagna di un decennio in cui, se ci ripenso, tante cose sono occorse, tra queste le corse e altre amenità, compassioni e disperazioni, ma tutto va bene, in attesa dell'azione primaverile del grande maestro Raffaele Arcangelo, il guaritore.

domenica 17 marzo 2024

Sicilia amore mio

Le mani di Sciascia, gli occhiali di Bufalino, le giacche e le cravatte, i libri.

https://www.raiplay.it/video/2019/10/Bufalino-una-civile-inquietudine---Bufalino-e-Sciascia-Sicilia-amore-mio-8ef50b02-a388-4716-9007-6e0c6981fcaf.html 

martedì 12 marzo 2024

Il dominio in scadenza


Non ho capito (o faccio finta di non capire). Non è che m'importi granché capire, forse. Spero che il dominio gratuito ritorni in automatico (lucamassaro.blogspot.com) altrimenti pace. E bene.

È che io non ho mai comprato workspace, ho sempre pagato un dieci dollari annui per l'alterlucas e ora non ho più voglia di continuare a pagarli.

Ah, comunque ho fatto il backup.


giovedì 7 marzo 2024

Sette marzo, mattina

Sette marzo, mattina.
Sul prato la brina caduta
è un distillato di stelle.
Una margheritina gelata
è rimasta addormentata
come una statua di sale
e aspetta che il Sole apra
la tenda di nubi 
a forma di capra
che belano silenti
al gregge che ha perduta
l’anima sugli youtubi.

Qualcuno mi aiuti
a trovare una direzione
dove ficcare il pensare
tenercelo buono
a manducare la percezione
di un tarassaco 
o di un cardo mariano
o per sbrogliare la matassa
che infrena l’essere umano.


martedì 20 febbraio 2024

Una faccia nuova

... ma non mi devo lamentare quando odo che alcuni credono a quello che dicono in tivvù, giacché - se ci ripenso, mi vergogno - anch'io ho creduto:

- nell'Unione europea e nell'euro;
- che Mani Pulite fosse un bene;
- che i governi del centro sinistra fossero cosa migliore rispetto a quelli del centro destra;
- che a buttar giù le torri a Manhattan fossero stati i terroristi islamici;
- che fosse un bene Berlusconi si dimettesse e fosse sostituito da... 

No. A Monti mi sono fermato. Da quel momento in poi non ho creduto più a nessuna forza politica, neanche ai nuovi dei Cinquestelle che non ho mai votato. 
Il momento esatto, se non erro nel rammentare, è stato quando, nella pantomima della elezione del presidente della repubblica, fu preferito rieleggere Napolitano (che ebbe, per grazia, la bontà di dimettersi dopo poco) anziché Rodotà (non poteva essere eletto Rodotà, già).

Poi ci furono i governi Renzi, Gentiloni, Conte. E infine arrivò il 2020.

E il potere mostrò palesemente la sua Bava da Beccamorto e io la vedo ancora colare. Sicché, anziché tenere ferma la testa su tale schifo, ho preferito cercare se ci fosse un modo affinché il potere (lo Stato) abbia la possibilità di mostrare un volto migliore di quello democratico...

Mi sembra, anzi: sono certo di averlo trovato. Si chiama Antropocrazia, ve ne parlerò.

sabato 17 febbraio 2024

Un caffè ristretto

Forse devo smettere di entrare nei bar che hanno il televisore accesso che trasmette le notizie tipo ScattaryTg24. Devo smettere perché ci rimango male a subire i commenti degli astanti, perché essi sono fratelli e sorelle in carne e ossa e non ombre catodiche (super) pagate per diffondere una realtà falsa e menzognera. Ecco, quando chi mi è accanto vicino al bancone esprime pareri sulle notizie che sono palesemente teleguidati, tanto che le suddette ombre godrebbero del lavoro fatto bene, sento una sorta di soffocamento e il caffè mi va quasi a traverso. 

Meno male che lo piglio ristretto.

domenica 4 febbraio 2024

Per sentito dire

Ho sentito dire che la Ué ha stanziato altri soldi per il governo ucrano, 50 miliardi di euro di finanziamento a fondo perduto. 
Non ho sentito dire in che percentuale tali soldi ritorneranno in Ué, o meglio: all'industria di armi per la vendita di merci belliche made in Ué e quanti, invece, finiranno nelle casse dell'industria di armi made in Usà. Voilà

martedì 30 gennaio 2024

La finocchiona

«Firenze è molto bella e vorrei che tornasse ai cittadini e non fosse solo schiacciata dal turismo. Purtroppo questa città negli ultimi otto anni si è molto alienata dalle sue origini», ha dichiarato Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell'Accademia.

In un socialmedia, a un'amica, che ha lasciato un commento alla notizia de La Nazione, ho chiesto se la schiacciata fosse con la panna oppure con la finocchiona. 

Lei ha risposto: «Con la Finocchiona!».

È stata segnalata.

domenica 28 gennaio 2024

sabato 27 gennaio 2024

Eppure il vento il soffia ancora

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del Giorno della Memoria, in un paragrafo del suo discorso ufficiale, ha detto:

«Eppure le ideologie di superiorità razziale, la religione della morte e della guerra, il nazionalismo predatorio, la supremazia dello Stato, del partito, sul diritto inviolabile di ogni persona, il culto della personalità e del capo, sono stati virus micidiali, prodotti dall’uomo, virus che si sono diffusi rapidamente, contagiando gran parte d’Europa, scatenando istinti barbari e precipitando il mondo intero dentro una guerra funesta e rovinosa». 

Beh, secondo me questo è vero per tutti i virus prodotti dall'uomo, covidde compreso.

venerdì 26 gennaio 2024

Come si sente fame e sete

Un gentile Anonimo mi dice che è meglio scriva qualcosa io, anziché riportare brani di altri autori. 
Fatto salvo che questo blog è iniziato (come dice il sottotitolo Letture, pensieri, versi) riportando ivi letture incontrate dal sottoscritto, il punto è che non ho più granché da dire di pensieri a commento della realtà: essa è così spalancata che ogni chiosa mi sembra un pleonasmo, e ogni critica un goffo tentativo di emendarla. Che cosa vuoi cambiare quando tutto sarebbe da cambiare dello stato di cose presente? Da dove si comincia? 

Da sé stessi. Quindi, da me. E, limitandomi a osservare l'andamento bloggheristico, sì, sono cambiato e non sarei minimamente in grado di riscrivere ancora dei post come, per esempio, scrivevo all'epoca di Berlusconi, anni in cui stupidamente mi indignavo, dileggiavo gli uni e parteggiavo per altri. Roba che mi porterebbe a dare un colpo di cimosa al novanta per cento dei post. Ecco, io non riesco più a scrivere quella roba là, mi manca il fiato. 

Dal governo Monti in poi, grazie soprattutto a Olympe de Gouges, iniziai a leggere la realtà con gli occhiali di Marx e, con tali lenti, guardavo al funzionamento dei meccanismi economici, politici e sociali, e tentavo raramente di scrivere qualcosa sugli accadimenti e sulle risposte da dare. Il problema di fondo è che, comunque, anche una volta tolta la proprietà dei mezzi di produzione ai capitalisti, la produzione delle merci deve necessariamente continuare. E chi e come la si organizza? E chi diventa proprietario e come e cosa produce? Lo Stato, perché lo Stato siamo noi? 

Poi venne il marzo del 2020 e scoprii (ché sino ad allora avevo gli occhi "coperti" dal fatto di vivere in una nazione dalla costituzione più bella del mondo) la reale faccia dello Stato, come esso si possa (con legittimità democratica!) trasformare in un Moloch che trangugia l'antropos per salvare il demos meglio che muoia un uomo solo per il popolo e non perisca la nazione intera» Caifa dixit).

Sicché da quei giorni, gradualmente, a parte qualche minima composizione poetica, riesco a scrivere ben poco perché mi dà l'impressione di orinare contro vento.

Altro motivo sarà che non leggo più giornali, né guardo la televisione, e certo questo non basta per non ricevere il veleno mediatico quotidiano tramite altri canali (vedi twitter).

Ma la ragione principale della laconicità è che dall'estate del 2022 ho incontrato l'antroposofia e non mi sento ancora “pronto” di parlarne pubblicamente. Ma ci tengo a dirlo e per accennarne l'importanza, riporto una massima scritta da Rudolf Steiner il 17 febbraio del 1924:

1. – «L'antroposofia è una via della conoscenza che vorrebbe condurre lo spirituale che è nell'uomo allo spirituale che è nell'universo. Sorge nell'uomo come un bisogno del cuore e del sentimento. Deve trovare la sua giustificazione nel fatto che essa è in grado di offrire a questo bisogno un soddisfacimento. Può riconoscere l'antroposofia solo chi trova in essa quel che egli deve cercare per una propria esigenza interiore. Possono perciò essere antroposofi soltanto quegli uomini che sentono certi problemi sull'essere dell'uomo e del mondo come una necessità vitale, come si sente fame e sete». 

domenica 21 gennaio 2024

Una mela che ammuffisce e secca

«Mai come oggi il problema del senso dell'esistenza si sposa al senso di tutta la comunità umana, cioè al senso della vita di tutti gli uomini. Il problema non è che io realizzi me stesso: io non mi realizzerò mai degnamente se non in una continua osmosi con la comunità, e non più solo con la comunità di sangue, perché dal sangue si genera odio, ma con la comunità universale, cioè con tutti gli uomini, indipendentemente dal sangue. Le religioni sono frutto del sangue. Anche la religione cristiana, che nel suo intimo non è frutto del sangue, è divenuta per i non credenti, ma anche per molti credenti, una religione etnica che appartiene a una cultura e a una civiltà. Se c'è un popolo che dovrebbe sentirsi in colpa per il modo nel quale ha vissuto il cristianesimo è proprio il cosiddetto popolo cristiano. Non bastano i mea culpa di Sua Santità. In realtà ogni cristiano che si dica tale dovrebbe pronunciare un mea culpa, ma non certo alla radio o alla televisione, ma nell'intimo della coscienza, cercando li quali siano i cambiamenti dell'agire e del pensare che ne scaturiscono. Non possiamo fare tutti come il Papa e andare in giro a dire: siamo colpevoli. Se la comunità ammette che le parole e i gesti di questo rappresentante simbolico - ultimo segno di un'umanità ancora gregaria, che ha bisogno di vedere un essere con la tiara, con i paramenti, con gli anelli, con tutto quello che è simbolico dell'io - siano sensati, non li deve ripetere scimmiescamente. Occorre riconoscere che la ripetizione di questi gesti da parte degli individui è quella che si chiama un'interiore conversione, cioè un cambiamento di comportamento. Se le società europee e gli individui in esse non saranno capaci di questo, il cristianesimo non sarà più rappresentato dagli europei, inevitabilmente. Non cesserà, ma il cristianesimo europeo diventerà come una mela che ammuffisce e secca».

Giuseppe Leonelli Castiglione Chiavarese, Novembre 2001

sabato 20 gennaio 2024

Aut aut

«La grandissima rottura deve ancora venire, è una piccola rottura in virtù della quale o si cade nella gregarietà di comportamenti di massa ispirati dalla paura, da arcaiche leggi giacenti nelle profondità o si acquista una più matura coscienza dell'io, ovvero la consapevolezza che aver cura dei propri pensieri e dei propri sentimenti, non pensare con superficialità, non pensare odiando, tutto questo agisce nella realtà al di là dei mass media. I mass media sono divenuti gli interpreti della massificazione, della potenza con cui i simboli spingono le anime umane esattamente come le maree che si alzano e si abbassano. Gli individui coscienti, all'interno di questa situazione, non possono non percepire la responsabilità che avranno, sempre più, delle cose che pensano e che sentono. Non si può più andare per strada e guardare, ad esempio, un immigrato senza percepire che dal modo in cui lo guardi tu trasmetti diffidenza, odio, sospetto oppure rispetto, attesa. Ognuno è in qualche modo chiamato a una maggiore responsabilità riguardo alla propria vita interiore. Questo processo nel suo insieme indica che la vita umana acquisisce senso proprio perché va al di là dell'orizzonte animale e che il grande tema della biografia non è semplicemente il tema della propria personale esistenza, perché essa è indissolubilmente legata all'esistenza della comunità, mai come oggi il legame tra l'individuo e la comunità si è fatto forte e percepibile nelle due direzioni, quella del subire passivamente la propria gregarietà o quella del proporre coscientemente pensieri e sentimenti che correggano delicatamente ma fermamente l'evoluzione dei tempi, cioè la vita stessa della comunità. L'uomo è oggi ancora una volta davanti all'enorme problema di comprendere che egli può parlare di una biografia solo se individua il senso della propria esistenza».

Giuseppe Leonelli, Castiglione Chiavarese, Novembre 2001

mercoledì 17 gennaio 2024

Andavo a 30 km/h

 


Se i sindaci di Milano e Bologna facessero andare a trenta all'ora gli aeroplani, l'aria sarebbe più pulita anche dentro il loro cervello democratico.

domenica 14 gennaio 2024

Die Philosophie der Freiheit



Facciamo così: per praticità, mi limiterò a pubblicare “solo” alcuni estratti de La filosofia della libertà.
Per chi volesse, comunque, in vari formati digitali, il testo integrale a cui faccio riferimento si trova qui.