venerdì 14 maggio 2010

Produzione negativa

«Ma le società umane, facendo uso del lavoro, del capitale e delle risorse naturali, danno luogo anche a una produzione negativa. Essenzialmente vi sono due tipi di produzione negativa, e cioè:
  • a) la distruzione volontaria di uomini e di ricchezza;
  • b) l'inquinamento e la distruzione dell'ambiente.
Analizziamo questi due tipi di produzione negativa separatamente. Vi sono in tutte le società umane degli squinternati mentali che traggono piacere dalla distruzione di vite umane o di beni reali. Ci sono i sadici, i masochisti, i piromani e altri maniaci del genere dichiarati come tali. Ci sono coloro che appartengono alle stesse categorie e ammantano le stesse tendenze perverse con l'ideologia, la religione, l'arzigogolo giuridico. Sostanzialmente sono tutti artefici di distruzione. L'assassino è “lavoro” che facendo uso di “capitale” (per esempio la pistola) attua una produzione negativa, cioè distrugge capitale umano. Il piromane che provoca un incendio è “lavoro” che in combinazione con del “capitale” (fiammifero e latta di benzina) distrugge del capitale fisico. Il dinamitardo è “lavoro” che facendo uso di “capitale” (bomba) distrugge capitale umano e capitale fisico insieme. La massa dei perversi che con una scusa o con l'altra o senza scusa alcuna distruggono, invece di costruire varia ovviamente da società a società e da epoca a epoca. Il loro numero potenziale è comunque sempre più elevato di quello attuale perché la società si difende destinando risorse - lavoro e capitali - alla delimitazione del fenomeno. Se in una data società si potenziano le attività di “produzione negativa” mentre si affievolisce la produttività delle attività positive, ne risulta un processo che a livello macro-economico-sociale equivale al suicidio».

Carlo M. Cipolla, Storia economica dell'Europa pre-industriale, il Mulino, Bologna 1990 (pag 159-160).

P.S.
Vorrei che qualcuno mi convincesse che gli speculatori che guadagnano cifre pazzesche dai ribassi borsistici non facciano parte della produzione negativa.

2 commenti:

Valerio Mele ha detto...

Secondo alcuni (anche secondo me) gli "speculatori" (ma cos'è il capitalismo se non "speculazione"?) non sono distruttori del sistema, anzi... Credit Default Swap e Hedge Fund sono strumenti finanziari che possono procurare profitto in extremis anche nella perdita di valore sul mercato. Il problema (come il gruppo Krisis, per esempio, si sforza di evidenziare...) è che già da tempo il capitalismo globale ha superato la soglia della sostenibilità sociale (e contabile) delle sue logiche e sopravvive a se stesso... La sua finanziarizzazione ne ha semplicemente rimandato il collasso... Chi (tutti noi) è permeato della logica mercificante e totalizzante di quel sistema ha come l'impressione di una catastrofe imminente (amplificata anche da film come "2012", serie come "Jericho", "Lost")... Chi non si riconosce in questo sistema (alcuni di noi) spera vivamente che la catastrofe almeno sia lenta e lasci giustamente e finalmente prosperare ipotesi e vie alternative, invece di trincerarsi in un bunker di rinnovato autoritarismo... Altri come al solito sognano la Rivoluzione, che ricominci all'infinito il gioco orribile del "ressentiment"...

E poi ci sono i fedeli del capitalismo, dotati di grande ironia, che considerano questo mondo "imperfetto" il migliore dei mondi possibili, che in qualche modo, come ha sempre fatto, si salverà... Questi sono la maggioranza, ahimè...

Luca Massaro ha detto...

Non posso che ringraziarti, caro Valerio, per aver tratteggiato (a mio avviso: magistralmente) pensieri lucidi su un argomento del quale mi sento massimamente profano.
:-)