venerdì 6 agosto 2010

Delle speranze politiche

Dell'attuale situazione politica non ho nulla da dire, né saprei cosa prevedere. Mi rimetto a quanto Alessandro Giglioli, Nonunacosaseria e Luigi Castaldi dicono con molta plausibilità. Posso sperare qualcosa, tuttavia. Per prima cosa: che Berlusconi crolli (politicamente, oppure per bene) e con lui tutti i filistei del berlusconismo. Seconda cosa: che dopo il suo crollo, in questa legislatura o nella futura, si ritorni a una normale decenza istituzionale: per avere questo qualsiasi cosa mi andrebbe bene, perfino P. Casini premier con tutto quel che ne consegue (vedi la «riflessione sulla crisi» di C. Casini su Avvenire di ieri a pag. 30). Lotteremo dopo, in qualche modo sarà ‘bello’ discutere, confrontarsi, lottare. So in anticipo che non arriverà nessun governo “magico”; so però che difficilmente avremo un governo “tragico” come questo con il quale è impossibile avere una qualsivoglia dialettica democratica.

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