mercoledì 11 agosto 2010

Politici in trattamento

«A rigore [...] merita la denominazione di psicoanalisi corretta soltanto quel lavoro analitico che sia riuscito a sopprimere l'amnesia che cela all'adulto la conoscenza della propria vita infantile fin dal suo inizio (vale a dire all'incirca dal secondo al quinto anno di vita). È una verità, questa, sulla quale tra analisti non insisteremo mai abbastanza. [...] Questa accentuazione dell'importanza delle esperienze più remote non implica una svalutazione dell'influsso di quelle più tarde; ma, mentre le impressioni di vita più tarde parlano nell'analisi con voce abbastanza alta per bocca del paziente, a favore dei diritti dell'infanzia dev'essere il medico ad alzare la voce».

Sigmund Freud, “Un bambino viene picchiato” (Contributo alla conoscenza dell'origine delle perversioni sessuali) 1919, traduzione di Renata Colorni.

«Proviamo ora a formulare l'ipotesi che mediante una qualche forma di organizzazione si riesca ad accrescere il numero di noi psicoanalisti tanto che esso possa bastare a prendere in trattamento una più vasta sezione della collettività umana. D'altra parte, è possibile prevedere che un giorno o l'altro la coscienza della società si desti e rammenti agli uomini che il povero ha diritto all'assistenza psicologica né più né meno come ha diritto già ora all'intervento chirurgico che gli salverà la vita; e che le nevrosi minacciano la salute pubblica non meno della tubercolosi, e, al pari di questa, non possono essere lasciate all'impotente sollecitudine dei singoli. Saranno allora create delle case di cura o degli ambulatori dove lavoreranno un certo numero di medici con preparazione psicoanalitica, che si serviranno dell'analisi per restituire capacità di resistenza e di lavoro a uomini che altrimenti si darebbero all'alcol, a donne che minacciano di crollare sotto il peso di privazioni, a bambini che hanno di fronte a sé un'unica alternativa: o l'inselvatichimento o la nevrosi. Questi trattamenti saranno gratuiti. Potrà passare molto tempo prima che lo Stato si renda conto di questi suoi doveri e del loro carattere di urgenza. Le condizioni presenti possono allontanare ancora di più questo momento; è probabile che l'avvio a queste istituzioni sarà dato dalla beneficenza privata. Ma è un traguardo a cui prima o poi si dovrà arrivare».

Sigmund Freud, Vie della terapia psicoanalitica, 1918, traduzione di Anna Maria Marietti.

Testi tratti da S. Freud, Opere 1917-1923, Boringhieri, Torino 1977 (volume nono).

Secondo me, più si sale in alto nella gerarchia politica più dovrebbe essere reso obbligatorio un trattamento psicoanalitico. Il bambino tra i due e i cinque anni che è in loro deve essere tirato fuori prima che possa fare danno. Per il resto, credo sarebbe un bene per la società se si realizzasse la profezia freudiana.

1 commento:

Gians ha detto...

Ma chi entra in politica all'alcol oppone il potere come viatico e mezzo per superare ogni presunta ingratitudine. "Per restituire capacità di resistenza e di lavoro a uomini che altrimenti si darebbero all'alcol" mi pare che non ci sia nulla di meglio, che l'essere sempre al centro di qualunque impiccio. ;) Un abbraccio, e scusa la latitanza.