mercoledì 19 gennaio 2011

Ecco perché teme l'oscenità

«Ad altri l'universo sembra corretto. Sembra corretto alle persone corrette perché hanno occhi castrati. Ecco perché temono l'oscenità. Non sentono alcuna angoscia se odono il grido del gallo o se scoprono il cielo stellato. In genere si apprezzano i “piaceri della carne” a condizione che siano scipiti.
Ma allora non vi era più dubbio: non amavo ciò che chiamiamo “i piaceri della carne”, perché sono effettivamente scipiti. Amavo ciò che viene considerato “sporco”. Non ero per nulla soddisfatto, anzi, dalla lussuria abituale, perché essa insozza soltanto la lussuria e, in ogni caso, lascia intatta una essenza elevata e assolutamente pura. La lussuria che io conosco non sporca soltanto il mio corpo e i miei pensieri, ma tutto ciò che immagino dinanzi a essa e soprattutto l'universo stellato...»

Georges Bataille, Storia dell'occhio, da Tutti i romanzi (a cura di Guido Neri), Bollati Boringhieri, Torino 1992

Lasciando da parte i rilievi penali (l'unica cosa, infatti, sui quali deve essere giudicato dalla magistratura), ciò che trovo moralmente spregevole nella vicenda è che Berlusconi non abbia avuto il coraggio dei proprio desideri. Se invece di quel melenso messaggio registrato, con lo sfondo di una scenografia dello squallore, col biancore di una libreria fasulla (i titoli, ci dica i titoli dei libri alle sue spalle!) che risalta il corvino della sua messimpiega, avesse detto chiaramente: «cari elettori e sdraiabilmente amiche elettrici, a me piace o'pilu giovane, forgiato secondo i canoni di bellezza imposti dalla televisione (il teatro? ma chi se lo 'ncula più il teatro! Già ci trovai quella intellettualona della Veronica: una basta e avanza), e mi piace, con tale pilu, fare sesso secondo l'immaginario segaiolo dei consumatori di youporn: io lì seduto davanti a tante giovincelle seminude che si muovono all'insegna della più assoluta depravazione...»

2 commenti:

p p ha detto...

Ti dispiace solo l'incapacità di ammettere? Non capisco, la tua posizione sembra vicina a quella di Facci.

Luca Massaro ha detto...

No, non sono affatto vicino a Facci e alla sua interpretazione giustificativa. Mi sono espresso male: volevo solo sottolineare come la negazione della realtà, da parte di Berlusconi, sia più pornografica e perversa del suo fare sesso secondo l'immaginario melenso di noi (mi ci metto anch'io, a volte) consumatori di youporn.