giovedì 20 gennaio 2011

La Chiesa accetta il mondo com'è

«Il cristianesimo, divenuto religione ufficiale dell'Impero Romano, condannò il millenarismo come eretico, benché illustri Padri lo avessero, in passato, professato. Ma la Chiesa aveva accettato la Storia, e l'eschaton non era più un avvenimento così imminente come durante le persecuzioni. Il Mondo, questo mondo, con tutti suoi peccati, le sue ingiustizie e le sue crudeltà, continuava. Solamente Dio conosceva l'ora della Fine del Mondo, e una cosa sembrava certa: questa Fine non era per domani. Con il trionfo della Chiesa, il Regno dei Cieli si trovava già sulla Terra e in un certo senso il vecchio mondo era già stato distrutto. Si può riconoscere nell'antimillenarismo ufficiale della Chiesa la prima manifestazione della dottrina del progresso. La Chiesa aveva accettato il Mondo com'era, sforzandosi di rendere l'esistenza umana un po' meno infelice di quanto non fosse durante le grandi crisi storiche; la Chiesa aveva assunto questa posizione contro i profeti, i visionari, gli apocalittici di ogni tipo».

Mircea Eliade, Mito e realtà, Borla, Roma 1985 (traduzione di Giovanni Cantoni).

Il problema vero dell'Italia non è la pagliuzza (grossa come una sequoia) “Berlusconi”, ma la trave (grossa come la basilica di San Pietro) Chiesa Cattolica. Sotto quest'aspetto sono malviniano e non ho altro da aggiungere. Gli italiani che a ogni pie' sospinto vogliono ascoltare il parere della Chiesa per prendere coscienza delle cose e per sapere cosa scegliere, votare, dire, fare, baciare (lettera e testamento), non saranno mai cittadini, avranno sempre altre patrie da servire, altri dèi da celebrare. Agli italiani repubblicani servirebbe una nuova cattività avignonese per consentir loro di crescere, di emanciparsi, di diventare adulti e senza preoccuparsi di essere o no cattolici e di sapere cosa dice il Magistero della Chiesa. Sinceramente, se mi proponessero di sopportare Berlusconi sino al 2013 in cambio di un trasloco (anche solo per un settantennio) del Vaticano in sede estera da definire non avrei esitazioni: bunga bunga con lele, bunga bunga con fede... 

2 commenti:

p p ha detto...

Io penso che la questione Ruby, che vede uno stuolo di disanimate puttanelle che sognano di essere indecentemente manomesse dal vecchio bavoso, ha a che fare, più che con il lavoro e la sua sottomissione persistente, col cattolicesimo italiano, doppio, anticristiano, annichilente. Un cattolicesimo disincarnato che permette tutti i giorni di essere violato, molestato e stuprato senza opporre alcuna resistenza, pascendosi anzi di un potere fondato proprio sulla sua ambivalenza.

La storia italiana ha avuto pochi momenti di sussulto civile collettivo; posso citare almeno la Repubblica romana, la resistenza, l'applicazione della Costituzione negli anni Settanta. La chiesa cattolica non alimentato l'educazione civica degli italiani, anzi, ha insegnato loro a chiedere al prete cosa pensare, ha respinto il libero esame delle scritture come della vita. Il cardinale Sepe afferma che bisogna vedere anche il lato buono di quel vecchio porco corruttore menzognero impostore buffone che noi tutti conosciamo. Bisogna contestualizzare le sue bestemmie. Vescovi e prelati non hanno mai fatto la guerra all'anticristianesimo della Lega (nella quale c'è chi in questo caso si dimentica di invocare la castrazione chimica per pedofili e stupratori), non hanno mai attaccato frontalmente le violenze verbali dei suoi ultras; taceranno anche ora di fronte alla condotta non proprio paolina del loro amato unto del signore.

Di fronte alla vittoria dell'edonismo consumista finiamo ancora con il riciclare la risibile distinzione privato/pubblico, che dovrebbe valere per gli oligarchi e non per i comuni cittadini, sempre più sorvegliati e invasi. Potrebbero scoprire che è arrivato perfino al cannibalismo, o all'incesto. Molto meglio perdonare, che il potente sodomizzi una minorenne e poi difenda la famiglia tradizionale non è affar che vale. Analogamente, educati per secoli all'inciviltà del farsi i cazzi propri, troppi italiani preferiscono trascinarsi per casa in ciabatte. La protesta costa fatica e non è conveniente, furono 12 quelli che rifiutarono di giurare fedeltà al fascismo. La nazione del rinascimento e del risorgimento pare incapace di rifiorire, sempre più dormiente sotto una coltre di cemento che sta cancellando la sua straordinaria bellezza.


Se succede qualcosa che può scandalizzare i bacchettoni bisogna spostare l'attenzione, accumulare distrazioni, fare cagnara senza mai parlare del merito, come quando in televisione si urla e s'interrompe chi sta tentando di dire qualcosa di giusto e intelligente, che potrebbe far nascere un'idea nello spettatore.

Che pensino al nostro posto, che siano altri i cittadini, altri gli italiani. Spero che gli immigrati insegnino a questa gente il dolore e la passione di guadagnarsi il rispetto ed i diritti con la lotta.

Luca Massaro ha detto...

Grazie del tuo commento che sottoscrivo.