lunedì 10 gennaio 2011

Un elefante bardato. E bardato bene.


«Non sono un liberista formale, ortodosso, non me lo posso permettere perché ho un nonno abruzzese, con lo stato nel sangue; e anche perché dirigo un giornale che da anni gode di meritate sovvenzioni pubbliche, come la Scala di Milano, che lo rendono libero e stupendo.» [...]


«Alla fine, come per la Ford, che ha prodotto la mia Focus blue ink (ed è una macchina impagabile, media, elegante perché non ha altra pretesa che funzionare e farsi vendere), anche per Chrysler e Fiat o Fabbrica Italia o come si chiamerà il problema è imporre sul mercato prodotti che convengono, che piacciono, che funzionano.» [...] 

«...questo paese è fermo, stagna in modo sempre più allarmante, non taglia le tasse nemmeno con una scarica di governi berlusconiani e di centrosinistra “riformisti”, qui è tutto una bardatura e un laccio e un lacciuolo castale da mezzo secolo e più, insomma qui da noi può succedere di tutto, ma le rivoluzioni si fanno solo per scherzo.»


tagliare le tasse, si sa, prevede un minor gettito fiscale. E a minori entrate dovrebbero corrispondere anche minori spese. Se, come Lei augura, ciò avvenisse e se (sempre se) Le tagliassero le sovvenzioni, non le resterebbe che guidare (dirigere) la sua Focus.

Nessun commento: