«I dati statistici del nuovo Annuario sono riferiti all'anno 2009 e indicano che i fedeli battezzati nel mondo sono passati da 1,166 miliardi nel 2008 a 1,181 miliardi l'anno seguente, con un aumento assoluto di 15 milioni di fedeli e un incremento percentuale pari al +1,3%.»
Non ho motivo di dubitare della veridicità di tali indagini statistiche. Tuttavia, vorrei far notare che mi sembra impossibile che, a fronte di 15 milioni di neo-battezzati non vi siano riscontrate punte estreme unzioni e nessun funerale.
Ma forse sono un ingenuo: cattolici lo si resta anche e soprattutto da morti. Dio è infallibile nel riconoscere le casacche dei propri portacolori.
Infine, una notarella a margine sulle “radici cristiane d'Europa”.
Come riporta l'Annuario Pontificio,
«colpisce il maggior peso acquisito, rispetto al totale dei cattolici, dal continente americano: se infatti nelle Americhe vive il 13,6% della popolazione mondiale, sul loro territorio è presente il 49,4% della popolazione cattolica del mondo. Il resto della distribuzione dei fedeli vede in Asia il 10,7% dei cattolici del mondo, in Europa il 24%, in Africa il 15,2%, in Oceania lo 0,8%.»
«colpisce il maggior peso acquisito, rispetto al totale dei cattolici, dal continente americano: se infatti nelle Americhe vive il 13,6% della popolazione mondiale, sul loro territorio è presente il 49,4% della popolazione cattolica del mondo. Il resto della distribuzione dei fedeli vede in Asia il 10,7% dei cattolici del mondo, in Europa il 24%, in Africa il 15,2%, in Oceania lo 0,8%.»
Cosa vuol dire aver colonizzato a tappeto un continente con il cordiglio e con la spada. E domando: se quasi la metà della popolazione del continente nord e sud americano è cattolica, perché il Vaticano non preme sulle istituzioni di quel continente per rivendicare “radici cristiane”? Forse c'è ancora puzzo delle radici (bruciate) degli indios?
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