martedì 20 settembre 2011

Duemila euro al mese

«Se un imprenditore è onesto non fa un grande business, rimani nel piccolo. Se vuoi aumentare i numeri, devi rischiare. E’ la legge del mercato. Più in alto vuoi andare, più cadaveri dovrai sorpassare ed è giusto che sia così. L’ideologia moralista della sinistra mi fa arrabbiare. Tutti dovrebbero guadagnare duemila euro al mese, tutti dovrebbero avere gli stessi diritti. Ma quando mai? Qui vince la legge del più forte. Se sei pecora, rimani a casa con duemila euro al mese. Se invece ne vuoi ventimila, devi metterti sul campo e vendere tua madre.»


Esimia Signora Terry, no. Lei spara cifre a caso. Capisco: a fare la spesa coi soldi degli altri si perde ogni cognizione di economia reale. Se tutti - no anzi: se una cospicua parte dei cittadini italiani avessero avuto da questo governo l'opportunità di avere duemila euro al mese, credo che Berlusconi godrebbe ancora di un vasto consenso, ben superiore all'attuale. Duemila euro nette al mese sono tante, cosa crede, magari fosse lo stipendio base della grande massa degli italiani, stante così le cose da un punto di vista dell'inflazione. E poi, se con duemila euro uno è pecora, uno che prende mille euro al mese come lo classificherebbe? Da quadrupe a bipede, magari implume? Sa cosa le dico? Lei ha torto marcio, e se un giorno casomai avessi la disavventura di colloquiare con una signora che mi fa un discorso simile al suo, sarei così indelicato da ribatterle: «Stia zitta, brutta stronza, vada a fare in culo lei e chi le ha inculcato un pensiero di merda del genere». Lo so, sono impulsivo, meno male che non ho mai avuto il dispiacere di parlare con gente brutta come lei. Sarà per questo che prendo mille euro al mese, sarà per questo che sono così stronzo, sarà per questo che non sono mai riuscito a vendere mia madre (però spesso la mando a quel paese).


6 commenti:

Pisacane ha detto...

Una donna sola e infelice. L'autoreificazione è diventata l'espressione dell'unica libertà di successo, quella di vendersi come una bestia da soma, in assenza di sensibilità umana, di empatia, di rispetto di sé. La povera puttana Terry De Nicolò, nella sua nota intervista dove loda la disumanizzazione, è il prodotto di una vita senza spirito e senz'amore. Se non sai cos’è una carezza, cos’è un abbraccio, quanto amplia lo spirito apprendere e dare ragione, quanto rischiara la mente conoscere le storture di questo mondo e quanto illumina il cuore operare per ridurle, se non sai tutto questo puoi anche ridurti a fare l’elogio del fango, illuderti di essere invidiata perchè commerci la tua intimità con laidi figuri capaci di vendere figli e madri per una villa in più, puoi anche gridare al mondo la tua coprofagia e vantartene, ma che pena che fai.

Luca Massaro ha detto...

Approvo ogni tua parola che non son riuscito a dire ma che son felice che abbia detto tu.

Anonimo ha detto...

che tristezza...
e ancora di più, com'è sconfortante leggerne in giro, di lei

lei parla solo per sé stessa, spacciando il suo non-pensiero per filosofia di vita

questa amplificazione mediatica delle sue squallide parole mi fa provare ribrezzo anche per certi cosiddetti giornalisti
ciao Lucas
N.

Luca Massaro ha detto...

Ma Re-née, je suis très heureux de ta renaissance. Tu es toujours sauvage j'imagine.

Anonimo ha detto...

Toujours Femme et Chatte...

luigi castaldi ha detto...

"Impulsivo"? A me pare una risposta assai ragionata.