martedì 6 settembre 2011

Il sentimento tragico della vita

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Un editoriale così definitivo, da ricorrenza, doveva essere pubblicato il giorno stesso della ricorrenza, mica in anticipo, come a voler concedere diritto di replica ai molti che oseranno confutare le penose certezze di un irato Ferrara - e irato è dire poco. Direi meglio: risentito dal fatto che nessuno si sia premurato di ricordare i suoi ipse dixit, dal suo sostegno alla guerra dei neo-teocon contro Saddam , alle sue manifestazioni del cazzo in favore d'Israele. 
Il suo j'accuse è solo un richiamare l'attenzione e in quel voi ci siamo noi che lo prendiamo ancora per il culo per le sue posizioni guerrafondaie e il suo ostinato continuare a credere che la guerra di Iraq contro Saddam e le sue temibilissimi armi di distruzione di massa fosse cosa necessaria e bella. Sì, bella soprattutto per lui, così tanto fornito di «sentimento tragico della vita», lui così pimpante e pronto a mettersi l'elmetto per mandare in guerra gli altri, e a berselo, tale sentimento, come un amaro, per digerire i suoi lauti e abbondanti pasti.
Infine, sia detto di passata: non lo sapevo che Sarkozy fosse di sinistra e che si candidasse alle primarie del PS francese e che Cameron, allo stesso tempo, fosse diventato il segretario del Labour...

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