giovedì 1 settembre 2011

Pomeriggi di pena

Pensavo a Penati questo pomeriggio (giusto per allitterare). E ho pensato questo: per fare un Berlusconi occorrono duemilacinquecento Penati minimo minimo. Dite di no? Bene, controllate dove abita Penati, quante case, quanti soldi, barche, giardini e giardinieri, segretari e sottosegretari, igieniste, giornalisti, fauna varia, eccetera ha, egli, sotto la sua mano. Soprattutto: trovate uno, dico uno, dei sostenitori del PD che scenderebbe in piazza imparruccato con un cartello: “Basta con la magistratura di destra!”. 

Non voglio certo difendere il PD a priori, ci mancherebbe. Sono ancora arrabbiato che nessun dirigente del PD nulla dica sulla questione del Concordato Stato e Chiesa e che non ne prospetti in futuro una revisione, fiducioso così di “strappare”  al centrodestra i favori del Vaticano per le prossime elezioni.

Ma è indubbio che esistano differenze, e che dire “sono tutti uguali” non è vero, non è vero un cazzo, e i dati lo dimostrano, non certo le convinzioni fideistiche:

via Tafanus, grazie a Chiara.

E mi viene il sospetto che abbia ragione anche nonunacosaseria: se ci fosse stato il PD al governo, faccia a questa crisi non ci sarebbero state tali comiche indecorose, questo ballettìo da rincoglioniti che dimostrano di non sapere chi accontentare e chi no. 
E il brutto è che non se ne vanno, che si ostinano a durare, a fare male...

3 commenti:

sirio59.mm ha detto...

Luca, a mio avviso non è neppure questione di misura e quantità. L' onestà e l' integrità non possono prevedere sfumature. Il furto è furto, la concussione è concussione,la Legge è Legge, e via così. Molto socraticamente. La cosa certa è che un Penati non aveva bisogno di un esproprio proletario, perciò la sua colpa non è più leggera. Ed io sono molto arrabbiata con lui -anzi di più-, proprio perché 'braccio destro' di Bersani. Proprio non ci voleva, una cosa come questa.

Luca Massaro ha detto...

La rabbia: sì, ti seguo. Ciò che intendevo dire non era consolatorio, ma solo un mero tentativo di considerare le differenze, il peso della colpa, di non fare di tutta l'erba un fascio e dare fuoco a tutto. Perché dopo, con il cerino in mano, resteremo sempre noi che speriamo nella rivoluzione.

tafanus ha detto...

@ sirio59: non è in discussione che il furto sia furto. E' in discussione il fatto che in alcuni partiti a rubare siano uno su tre, e in altri uno su venti. Anche quell'uno su venti non lo vorremmo, ma preferisco votare per un partito da un ladrone su venti, piuttosto che per un partito da un ladrone su tre