domenica 9 ottobre 2011

Pensieri paneuropei

Poco preso dalla cronache italiane in questi giorni, volutamente distante. Giornali sfogliati sempre in fretta, articoli letti raramente, televisione poca o punta, solo un po' di Blob, solo il notiziario di Euronews.
E, ieri, il telegiornale finanziato dalla UE, mi ha incantato con una bellissima giornalista portoghese che parlava di varie cose economiche: ho selezionato di proposito la sua lingua e la musica della sua voce scioglieva tutti i nodi inflazionistici, e le preoccupazioni della zona euro.
Di poi, la cosa che mi più mi piace di Euronews: il No comment. E ieri, in esso, si univano le proteste di alcuni indagnados di Toledo, a quelle della Cgil a Roma e altre proteste ancora, sparse in tutta Europa.
Vedendo ogni tanto inquadrati dei gendarmi, calmi, ai bordi della protesta, a sorvegliare che non incorressero chissà quali violenze, pensavo - stimolato da dei servizi precedenti del notiziario - se anch'essi sarebbero capaci, per proteggere il potere, di arrivare a sparare sulla gente, come i loro colleghi siriani, yemeniti o del Bahrein.
Vale a dire: fino a che punto le forze dell'ordine d'Europa, per mantenere l'ordine costituito, potrebbero arrivare per contenere la protesta, se questa assumesse forme e potenza di quella delle piazze arabe?
Per dire: l'esercito siriano ha sparato ad alzo zero persino durante i funerali di uno dei leader della protesta uccisi; e così fanno i mercenari dei monarchi del Bahrein (paese in cui hanno addirittura dato 20 anni di carcere a dei medici che hanno soccorso dei rivoltosi feriti sulla pubblica piazza)*.
Mi chiedo questo perché, prima o dopo, i conti andranno fatti: la crisi non sarà risolta dalle mini riforme di una politica asservita al capitale; e se si continua di questo passo è facile prevedere che la rivolta popolare si estenderà a macchia d'olio. E se accade questo, cosa faranno i gendarmi? Saranno le guardie del corpo, gli scherani del potere o si schiereranno - come sarebbe logico (a parte gli stretti superpagati sgherri mercenari, naturalmente) dalla parte di coloro che protestano?

*A proposito di Siria e Bahrein (o Yemen). Quanto accade in quelle nazioni è orribile. E vergognoso è il silenzio della comunità politica internazionale, America in primis. Cos'hanno di diverso i despoti che guidano tali paesi da Gheddafi? Sono meno "pericolosi" e pazzi?

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