mercoledì 5 ottobre 2011

Revisione democratica

Stamani ho portato la macchina a fare l'esame di revisione periodica; fatti tutti i controlli del caso sulla sicurezza e sull'inquinamento, il controllore ha rilevato che tutto era nella norma e ha, quindi, apposto un timbro sul libretto di circolazione che consente alla mia automobile di circolare per due anni, fino alla prossima revisione.
Pensavo: non potrebbe esistere qualcosa del genere per "revisionare" la consistenza civile e democratica di ogni cittadino appartenente alla Repubblica? Ogni tot anni, per esempio, ognuno di noi deve superare un esame di cittadinanza e costituzione (tanto per citare una materia che davvero esiste nei curricoli scolastici della scuola dell'obbligo)  per verificare se, da un punto di vista costituzionale, egli potrà o meno continuare a esercitare il suo diritto di voto, considerato che il voto è l'unico momento in cui il cittadino può far valere il suo potere di “re”.
Si pongono, tuttavia, dei problemi evidenti: chi è che controllerebbe la tenuta democratica dei singoli cittadini? Non possiamo, certamente, affidarci a delle apparecchiature elettroniche...
Discorsi al vento, lo so. Fors'anche poco "democratici". Ma a me piacerebbe tanto migliorarla questa democrazia che non riesce a evolversi in qualcosa che offra un'aria meno inquinata di quanto sia ora. (La metafora di Bagnasco non c'entra un cazzo, claro).

2 commenti:

Pisacane ha detto...

Tutt'altro. Lo penso da quando avevo 18 anni. Questa pseudocrazia mediatica ha bisogno di una cura. John Stuart Mill pensò al voto pesante. Oggi possiamo rivalutare il concetto di consenso informato e redigere delle schede elettorali provviste di brevi quesiti sui fondamenti del vivere civile. Il diritto di voto resta universale. Ma il mio consenso non è uguale a quello dell'idiota civico. La questione richiderebbe un saggio di 300 pagine.

Luca Massaro ha detto...

Gradite sarebbero le tue prime 30.
:)