domenica 9 ottobre 2011

Voglio iscrivermi al Turing Club

C'è un articolo, sul Sole 24 Ore, di Daniel C. Dennett (che anticipa i contenuti della conferenza che egli terrà giovedì prossimo, 13 ottobre, all'Università di Torino - andate a frotte ad ascoltarlo) che vale la pena di leggere per ritrovare un sano ottimismo sul destino della vita sulla Terra.
Turing, come Darwin, ha scomposto il mistero dell'intelligenza (o Disegno Intelligente) in quelli che potremmo definire passaggi atomici di muta casualità, che, accumulati a milioni, si sommano in una pseudo-intelligenza. L'unità centrale di elaborazione di un computer non sa davvero cosa sia l'aritmetica, né capisce cosa sia un'addizione, ma "capisce" e "comanda" di sommare due numeri e mettere il risultato in un registro, nel senso minimale, che somma correttamente quando richiesto e mette la somma al posto giusto. Diciamo che si comporta come se capisse le addizioni. Salendo di livello, il sistema non comprende davvero che sta individuando e correggendo eventuali errori di trasmissione, ma si comporta come se lo comprendesse, ed esegue correttamente il lavoro richiesto. Salendo ancora di livello, quando i mattoni sono impilati a miliardi e triliardi, il programma di scacchi non capisce davvero che la sua regina è in pericolo, ma è come se lo capisse, e il computer
Il mio ottimismo deriva da queste splendide constatazioni: che anche noi umani, gratta gratta, siamo, come i compùteri, frutto dell'Assoluta Ignoranza e non della Suprema Intelligenza di qualsivoglia Dio. Buttate a mare le vostre convinzioni, strappatevi di dosso le vostre fedi, quello che resta è un nudo verme senza scopo, ma tanto bellino e capace di amare... capace anche di amore, amicizia, benevolenza e non solo di religione e violenza.

1 commento:

sirio59.mm ha detto...

...tenerezza per l' inerme esserino fragile il cui sogno od incubo ricorrente è farsi divino...