domenica 29 gennaio 2012

Consecutive


Così alta che non andavo mai oltre il suo seno.
Così casta che non guardavo mai il suo giardino.
Così fiera che stavo a mille miglia da sua mano.
Così smarrita che mai sfidava un suo domani.
Così scaltra che mai baro la giocava con tre carte.
Così volpe che ti avrebbe fiutato a mille metri.
Così tetra che avrebbe offeso chiaro vetro.
Così bella che l'avrei fatta musa di mia parte.

Giovanni Orelli, Un eterno imperfetto, Garzanti, Milano 2006

A parte.
Il mezzovolto sopra riportato appartiene a Marisol, persona, mujer, indigena. Che voce, che tristezza (vedi video a, circa, 1'10'').
La poesia di Orelli non c'entra nulla con la condizione delle donne in Bolivia. È che cercavo un volto bello che non avessi mai visto e mi sono imbattuto in questo e, ripeto, nella voce. Non credevo che la società boliviana fosse così patriarcale e maschilista. E meno male c'è Morales presidente dal 2006.

1 commento:

rom ha detto...

Ah! Bellissimo. :-)
Cercavi un volto bello che tu non avessi mai visto prima, e hai scelto un volto che resta in gran parte invisibile - il volto intero è solo immaginabile, con la voce che fa da guida agli occhi della fantasia.