martedì 10 gennaio 2012

L'abito non fa il Marchionne


Il nuovo look di Marchionne fa parte di una precisa strategia di depistaggio. Con sciarpa e barba, infatti, l'amministratore delegato della Fiat assomiglia molto più a un rappresentante sindacale che a un manager d'alto profilo. Anzi, con siffatto stile, a colpo d'occhio sembra Landini più lui che Landini stesso. Gli operai e gli impiegati così rischiano di prenderlo per uno di loro, dato che «veste panni» simili. Purtroppo per lui, il “camuffamento” ha vita breve, dato che non «mangia» carne di pappagallo, non «bee» Asti da 4/5 euro, e non «dorme» in un condominio popolare sito in una periferia umida e fredda.

(Per il virgolettato si veda il verso 141 di Inf. XXXIII) 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Articolo,...molto stupido.
Anche perchè credo,che nussuno nel mondo occidentate anglosassone vorrebbe in qualche modo assomigliare ad un rappresentante sindacale!!!

Anonimo ha detto...

io,personalmente ho visto in svizzera grandi banchieri,medici vestiti in jeans e scarpe molto sporche,andare in bici al lavoro o in autobus...zainetto sulle spalle!!!!
L'idea del manager giacca e cravatta è una visione totalmente italiana e provinciale.

Luca Massaro ha detto...

Gentile Anonimo,
nel mondo occidentale, soprattutto in quella parte dove si suole usare la lingua italiana in forma scritta, credo che nessuno vorrebbe assomigliare a colui che scrive "perché" con l'accento grave ed usa tre punti esclamativi per dar forza alla sua frase.
Dipoi, anch'io ho visto e vedo (pure in Svizzera tra l'altro: ho dei parenti acquistati che abitano a un dipresso dalla magione di Marchionne) gente altolocata vestire "casual", ma io non mi riferivo a questo: bensì alla barba e all'inusuale sciarpa da manifestazione usate come costume di scena per dire le solite cose da padroni: "produttività", "mercato", "competitività", ecc.