sabato 31 marzo 2012

Responsabilità indiretta


Nel 2008, non mi ricordo quando, in primavera sicuramente, andai a votare alle elezioni politiche. Votai il Partito Democratico, pur sapendo che non sarebbe servito a niente e, eziandio, sapendo che avrei perso (anche se non così di brutto). Votai Partito Democratico, sì, ma non mi ricordo certo chi abbia contribuito a far eleggere, come mio rappresentante, in Parlamento. Forse Rosi Bindi o Vannino Chiti (capirai che soddisfazioni), dacché ho votato in Toscana, basterebbe controllare, ma non ne ho voglia, soprattutto, non voglio scoprire che il mio voto abbia favorito l'elezione di un'uomo vergognoso come questo che, grazie all'intuito di Veltroni, venne candidato nelle liste del PD per contrastare la deriva leghista in Veneto.
Già, Veltroni, ch'io sappia, non s'è mai dispiaciuto pubblicamente di tale suo abbaglio politico e umano. Lo so, egli non può essere considerato responsabile se un suo candidato proposto, divenuto poi parlamentare, ha cambiato idea e parte politica e si comporta indegnamente e dice cose che non fanno altro che qualificarlo come essere spregevole. Tuttavia, Veltroni, che ogni tanto manda lettere ai quotidiani o lascia interviste o scrive libri, potrebbe affrontare questo tema della responsabilità indiretta e, magari nella trasmissione di Fazio, previo aver richiesto in prestito frustino e cilicio a una sua ex compagna di partito, frustarsi le palle in diretta e vergognarsi per lui.

4 commenti:

giovanni ha detto...

Mi basterebbe che Veltroni si vergognasse di Veltroni, ci sarebbe abbastanza materiale per farlo.

Luca Massaro ha detto...

Mi sa Giovanni che hai ragione. Però dovrei scrivere un altro post, dal titolo "Responsabilità diretta".

astime ha detto...

Sono dello stesso avviso di Giovanni.

Buona serata :)

Riccardo Orlando ha detto...

L'importante e' non ripetere gli errori. Mai più PER NESSUN MOTIVO votare PD.