martedì 1 maggio 2012

Il disprezzo di Dio

- Buonasera Dio.
- Buonasera ragazzo.
- Passati i quaranta, ragazzo insomma.
- Vuoi mettere coi miei?
- Ah già. Tu dovresti essere eterno.
- Sono un dio eterno.
- Come mai hai usato l'articolo indeterminativo? Esistono altri dèi?
- Fai troppo caso alla grammatica, ragazzo.
- Senza una base grammaticale non riuscirei a parlare.
- Quindi, secondo te, è nata prima la regola che la lingua.
- Non lo so, tu c'eri. Potresti testimoniare.
- Mah, ricordo vagamente dei gargarismi.
- Di che genere?
- Legati alla fame, al sesso, al dolore.
- Sei un dio essenzialista, Tu.
- Mi hai chiamato per dirmi questo?
- No, così, volevo chiederti dell'asse Roma-Berlino, Monti-Merkel
- Altra domanda?
- La crescita, per esempio.
- Appoggia un orecchio sull'erba.
-  Sei un Dio naturalista?
- No, è che mi fai domande del cazzo. Cosa vuoi che cresca che? I soldi? Ce ne sono trilioni e trilioni nel mondo, solo sono sparsi male. Per usare un'altra metafora ambientalista, sicuramente cara ai biodinamici: spargete i soldi sugli uomini, come si sparge il compost sui campi. Raccoglierete messi.
- Ma sei sicuro?
- Sicuro, è matematico. Prendi il nuovo presidente del Monte dei Paschi o anche quello vecchio: quanto guadagnano al mese? Che cazzo se ne fanno di tutti quei soldi che non riuscirebbero a spendere nemmanco ci si mettessero di buzzo buono? E se non li spendono, dove li mettono? Ci comprano i bot? E come possono, 'sti bucaioli, rilanciare l'economia? Ci vanno a fare la spesa alla coop o all'esselunga o nelle piccole botteghe dei centri storici? La comprano una nuova Fiat? Io - ci scommetto - se vanno al bar non pagano nemmanco (e due) il caffè. Sti tirchi. Sti lerci. E vi fate comandare da loro. Rendetevene conto. Ma non personalizzate la cosa. Sono in molti, ma non in tanti. Non li prendete di punta. Prima di farli ravvedere, di riuscire nel tentativo della redistribuzione, dovrete convincere chi li serve, tutta la schiera bassa di servitori, i preti del capitale per capirsi. La stessa cosa che accade in Vaticano. Non si lede il potere della Chiesa colpendo il Papa, ma screditando, convertendo tutti coloro che lo servono. Occorre cominciate a disprezzarli, questo è il primo passo. Un bel disprezzo, altamente sano, fa bene alla salute. No, non è risentimento, è consapevolezza: le merde umane sono loro, non ci sono dubbi: tappatevi il naso ogni volta che li vedete.
- Dio, abbi pazienza. Non ci potresti dare una mano?
- Chi, io? Ma se non sono neanche il Creatore! Come pretendi che io possa?
- E chi sei?

4 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

che fresca immediatezza

melusina ha detto...

Da come se ne è lavato le mani, direi che hai sbagliato numero e ti ha risposto Ponzio Pilato.

Kisciotte ha detto...

Sono d'accordo con il signor Dio. Bisogna togliere convintamente il tappeto da sotto i piedi dei vertici, per mandarli gambe all'aria.

Luca Massaro ha detto...

Grazie dei vostri commenti. Trovarli mi fa bene. :-)