giovedì 19 luglio 2012

Hijos de puta madre

Ciò che sorprende delle dichiarazioni del Ministro del Bilancio spagnolo, Cristobal Montoro, non è tanto il drammatico annuncio che lo Stato iberico sia senza un soldo in cassa, quanto il fatto che un ministro con la sua funzione lo dichiari a cose fatte, quando i soldi non ci sono più. Non sarà certo colpa sua, in quanto il governo Rajoy è da poco in carica, ma hijos de puta madre!, anche se non cambiava niente, non potevano dirlo un semestre, un mese, una settimana, un minuto prima che i soldi stavano per finire, inesorabilmente?
Il punto è solo uno: questa crisi economica e finanziaria è diventata un'arma per il potere per ricattare le classi dei lavoratori, di qualsiasi settore, anche quello pubblico. Ma non tutti i lavoratori, chiaro. Quella piccola nicchia di zelanti servitori superpagati di regime (ricordiamo ancora quanto prende in Italia il capo della polizia Manganelli o un qualsiasi generale dell'esercito; oppure il presidente e il direttore generale della Rai e tanti altri “capaci” funzionari di Stato o di Regione - l'elenco sarebbe spaventosamente lungo) loro no, ma è comprensibile: le guardie del corpo vanno pagate bene perché restino fedeli al proprio padrone.
E i padroni non sono il popolo, non sono i cittadini, no, ma hijos de puta madre, appunto.

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