giovedì 26 luglio 2012

Una raccomandazione


Via fb ho saputo che Federica Sgaggio s'è “liberata” da 
«la prigione del [suo] posto di lavoro, del luogo dove per anni hanno invano tentato di far[la] sentire impotente».
Non la conosco abbastanza intimamente per sapere cosa abbia in mente, quali progetti, ambizioni, cose da fare avrà. Ma so una cosa e la dico/scrivo, per quel che vale: se fossi il direttore di la Repubblica (e dico la Repubblica di proposito) io una scrittrice-giornalista professionista come la Sgaggio farei carte false per averla come firma costante del mio giornale, altro che riprendersi la Concita due palle De Gregorio, tanto brava per carità, ma con uno spessore intellettuale pari a uno spillo di fronte alla colonna portante del pensiero di Federica.
Leggasi questo post di alcuni giorni fa e poi venitemi a dire se.
Ma la Repubblica è pur sempre un giornale dell'establishment e figuriamoci se un De Benedetti si concede il lusso di un pensiero zanzara che punge anche le icone sacre del politicamente corretto. Però sarebbe bello che una voce così, con una - lasciatemela dire per una volta questo schifo di parola - professionalità del genere, trovasse una ampia platea di lettori come, in fondo, la Repubblica garantisce. 

E così m'è venuta in mente questa cosa - e tenete presente che Federica non ne sa niente e potrebbe potenzialmente anche non essere interessata a.

2 commenti:

Paolo Pascucci ha detto...

che s'è liberato un posto, adesso?

Luca Massaro ha detto...

All'Arena di Verona, come comparsa, nell'ultima di Zeffirelli ;-)