giovedì 16 agosto 2012

Esprit du conte


Ho trovato un quaderno elegante sul quale, dal 1993 al 1995, scrissi cose che oggi potrebbero assomigliare a dei post.
La cosa particolare da segnalare è che, al quel tempo, pensavo che un giorno, prima o poi, avrei scritto un libro di racconti o un romanzo. E siccome non mi veniva mai in mente una storia precisa, provavo a inventare delle trame.
Ad esempio:

29 giugno 1994
Idea per un racconto.
Personaggi: un uomo e una donna.
La donna è estremamente bella, ma visibile solo dal protagonista.
Convivono insieme, ma tutti ritengono che egli abiti da solo nel suo appartamento. Anche i suoi familiari, che abitano lontano, non credono vera la sua relazione, dato che nonostante numerosi loro inviti alla “coppia”, egli si è sempre presentato da solo.
Solo una vecchia zia gli crede, ma ha l'alzheimer.
Insomma, il protagonista non può dimostrare ad alcuno che egli ha la fortuna di vivere insieme a una donna bellissima, disponibilissima e gentilissima, che si prende costantemente cura di lui, che lo ama e lo stima.
Ben presto egli incorre in una forte crisi depressiva che lo costringe all'analisi presso il gabinetto di salute mentale della locale azienda sanitaria. Ivi incontra una dottoressa che...
Ma donde viene la protagonista invisibile? Dalla televisione, o meglio: dal televisore. Una sera, mentre lui guardava un film, durante una pausa pubblicitaria e, in particolare, durante una reclame, si vede la nostra protagonista che sponsorizza un prodotto famoso; nel mentre, ella esce dal televisore come se saltasse da una finestra per andare incontro al nostro uomo.
Chi è quest'uomo? Cosa fa nella vita?
È un impiegato statale, lavora alla prefettura. Si è trasferito in un capoluogo di provincia lontano dalla sua regione d'origine dopo aver vinto, appunto, un concorso pubblico.
La sera, prima di addormentarsi, ha l'abitudine di guardarsi un film, quale che sia, di quelli che i palinsesti propongono.
Ambiente: un capoluogo di provincia.
Alcuni elementi di contorno: una collega dall'alito ripugnante che gli fa il filo. Il calpestio fastidioso dei coinquilini del piano di sopra. Un concerto da camera all'aperto e un improvviso acquazzone durante il quale, per l'unica volta, si vede la sagoma della protagonista rivestita della giacca di lui che la copre per non bagnarsi. Sogni vari. Una palestra, la corsa del mattino. Un'ortolana procace che lui tenta di convincere ad andare in vacanza con lui. Un lago, un cane, un'ape piaggio che gli spruzza tutte le mattine addosso lo scarico nauseabondo di olio e benzina bruciati insieme (quanto fanno schifo ancora le api piaggio, le motoseghe – tutti i motori a due tempi insomma).
Trovare un buon incipit, via.

6 commenti:

giuliomozzi ha detto...

Mi ricorda vagamente "Videogirl Ai".

http://it.wikipedia.org/wiki/Video_Girl_Ai

Luca Massaro ha detto...

Vero. Non conoscevo, però rilevo che il manga ha una trama estremamente più ricca e "interessante" (la timidezza del protagonista, il suo "altruismo", il contro "altruismo" dell'amico...).

Irene Qohèlet Angelino ha detto...

da girarci un corto con i tuoi soggetti.
ci pensi? potrei aiutarti con musica e attori.

Luca Massaro ha detto...

Troppo buona... :-)
No, non ci ho mai pensato, dato che è solo un abbozzo.
Grazie comunque del pensiero.

Irene Qohèlet Angelino ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Irene Qohèlet Angelino ha detto...

un piccolo corto. pochi minuti.
inizia da qualche bozza o schizzi disegnati.
e poi non sono mica buona. :-D il soggetto è interessante e puoi svilupparlo.
non supereresti un romanzo facendo il tuo cortometraggio?