venerdì 10 agosto 2012

Il corpo è un rivelatore

a Seated Shaman with Snake Hair, Diquis 600-900 CE of Volcanic stone 15 inches tall
Il sospetto del Viagra preso da alcuni atleti per migliorare le loro prestazioni sportive mostra, una volta di più, la necessità di una legalizzazione (liberalizzazione) del doping.
Criminalizzare chi ne fa uso è da sciocchi. Di più: se il doping fosse legale e aperto a tutti, questo consentirebbe di fornire dati che potrebbero tornare utili anche alla ricerca medica e quindi portare beneficio a tutto il genere umano.
Qui Alex spiega ottimamente le ragioni del perché, in sé, il doping non sia un male.

4 commenti:

giovanni ha detto...

Non sono d'accordo. Pur consapevole che lo sport professionistico sta allo sport come la pornografia al sesso. Lo spirito che anima o meglio dovrebbe forse animare una competizione sportiva è quello della lealtà nell'agone. Detto questo preciso d'essere disgustato dai moralistici linciaggi di un'esercito di pennivendoli e gente comune che si sente così pulita da scagliar pietre. Il blog di Alex mi piace, già c'ero passato dopo averne letto in un tuo post.
E dire che avrei voluto essere sintetico.

Luca Massaro ha detto...

Non sei d'accordo, ne hai facoltà, e mi garba il paragone che proponi in esergo. Tuttavia, spero di non sembrarti pedante se ti faccio notare che la «lealtà nell'agone» si avrebbe anche se a tutti fosse consentito di doparsi. Magari dopo vincerà chi si doperà meglio, ovvero vinceranno i medici che offriranno miglior carburante... ma questo è un altro discorso.

giovanni ha detto...

Appunto questo ho scritto da Alex, si ristabisce la parità, salvo che ci sarà chi avrà medici migliori.
In quel caso si potrebbe premiare oltre alla prestazione sportiva anche quella medica.

bag ha detto...

brevemente qui e poi di là:

- grazie per i complimenti :)
- già adesso c'è una sproporzione tra quanto può fare uno staff medico statunitense e quello che può fare l'unico medico che segue tre o quattro rappresentative di "barboni" (da notare: l'UK ha "solo" 18 medici per oltre 500 atleti ed è al momento terza nel medagliere - con 4 medaglie meno della russia, ma più ori; la francia che ha il record di medici - 58 per 333 atleti - presenti ha un 7° posto)
- il medico migliore deve comunque incontrare un atleta che ha potenzialità superiori, altrimenti non lo porta all'oro nemmeno con in corpo più doping di ben johnson. alla fine, bene o male vince l'atleta migliore, quello che alle sue capacità aggiunge molto allenamento e molta attenzione.