giovedì 9 agosto 2012

Vendesi immobili di prestigio

Stamani, mentre ero in auto al parcheggio ad aspettare, ho preso il kindle e mi sono messo a leggere Carver. Subito dopo un signore ha parcheggiato la sua auto accanto alla mia e si è messo a leggere un giornale (credo quel cesso de La Nazione). Eravamo entrambi all'ombra dei tigli della piazza coi finestrini aperti. A un certo punto tale signore ha preso a imprecare e a bestemmiare contro il governo e i partiti sudicioni, dicendo che gliela darebbe lui la spending review: una bella bomba in Parlamento e bam! ecco fatta la revisione della spesa.
Poi è sceso dall'auto e, chiudendo lo sportello, ha rivolto lo sguardo verso me domandandomi: «Perché non è vero che sono tutti dei ladri sudicioni?».
Io, che come ho detto leggevo di Carver un breve racconto (“Mio”, tratto da Principianti, Einaudi), in cui due coniugi si contendono il figlioletto a tal punto da... ucciderlo, ho abbozzato un mezzo sorriso di assenso, così, per evitare ogni polemica.

Poi, oggi pomeriggio, nell'apprendere che il governo ha in mente sul serio di aggredire il debito, leggo questo
Il Wall Street Journal ha rivelato l'istituzione di un fondo per la cessione di circa 350 immobili di pregio, che potrebbero portare nel 2013 a dismissioni per circa 4-5 miliardi. Una cifra impegnativa in una fase difficile del mercato immobiliare.
E mi viene in mente che i mercati potrebbero fare al caso dell'arrabbiato signore senza spargimento di sangue. Infatti, se essi comprassero particolari immobili di pregio, quali per esempio Palazzo Chigi, Montecitorio e Palazzo Madama, con il personale di servizio ivi incluso, compreso quello con una sola legislatura o un solo incarico sul groppone, si potrebbe ottenere un buon risultato senza tanti botti né spargimento di sangue. O no?

P.S.
Io intanto telefono a quel “puzzone” di Bernard Arnault, quello della LVHM, perché col francese me la sbroglio meglio che con l'arabo, il russo, il cinese e financo l'inglese. Agli altri ci pensate voi, vero?

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