sabato 24 novembre 2012

Ci sta pensando

Berlusconi 1
Berlusconi 2
Berlusconi 3
Berlusconi 4 (mentre cerca di persuadere Alfano sulle primarie)

Berlusconi ci sta pensando. Di solito - ma non sempre - chi la pensa sta per farla la cosa a cui pensa, dipende dall'urgenza: un po' come una scorreggia che non si riesce più a trattenere e la si fa, nonostante altre persone, anche se e poi si fa finta di nulla, anzi: ci si mette a cercare con gli occhi - come gli altri - il colpevole. 
Berlusconi ci sta pensando se tornare in campo e non si capisce perché “tornare”, o forse sì, si capisce, nel senso che si autodissotterra, in quando sprofondato sotto terra dopo la sua evacuazione da Palazzo Chigi. Ma è corretto dire, per uno che si disseppellisce come un lombrico, uno che insomma appartiene ormai già alla classe dei decompositori, che torna in campo, visto che, dal campo, non era mai andato via?

Questa similitudine, apparentemente mendace, sottende molteplici significati. Pensiamo, infatti, a come si dividono i settori economici: primario, secondario e terziario (compreso l'avanzato). 
E dove scese e dove vorrebbe ora ridiscendere Berlusconi? In fabbrica? In ufficio, in negozio? No, in campo, giacché il settore primario - converrete - dà vita a tutto il resto: miniere, boschi, sfruttamento del territorio, allevamento e... agricoltura e quindi campi, campi, magnifici campi sui quali scendere per possederli e sfruttarli fino a renderli completamente sterili (Berlusconi peggio delle cavallette o della siccità). Berlusconi non è un imbecille: ha capito sin dal primo momento che, in Italia soprattutto, la politica è il settore primario per eccellenza per lo sfruttamento del popolo e del territorio.

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