venerdì 11 gennaio 2013

Je veux vivre (sans toi)

Io ieri sera l'ho visto, una buona metà. Ho spento (lo streaming su youtube) quando ha detto al conduttore - il quale voleva fargli vedere un filmato prima di lasciarlo replicare all'«editoriale» d'un famoso giornalista - che impedirgli di rispondere subito era «una violenza alla dialettica».
Ecco, sentirgli dire che lo stavano violentando dialetticamente, mi ha fatto capire che era meglio andare a farsi una bella irrigazione intestinale con della malva tiepida, perché è meglio liberarsi del tutto dalla dialettica degli stronzi che tenerli incrostati nel retto e nella mente, organi del pensiero.

5 commenti:

Francès ha detto...

Quel presentatore ha regalato una manciata di punti al suo ospite. È questa la cosa che mi dà più fastidio. Ossia rivederli per altri 4-5 anni.

Luca Massaro ha detto...

Se quel presentatore, invece di organizzare la serata come un avanspettacolo del sabato sera, avesse sottoposto l'ospite a una normale sequenza di domande con pretesa di risposta nel merito (e ogni volta che impancava discorsi fuorvianti ricondurlo a forza nel solco tracciato), così come solgono fare, per esempio, i giornalisti di tradizione anglosassone, forse, dico forse, anziché offrirgli il fianco, gli avrebbe assestato una sonora sberla.

Francès ha detto...

Concordo. C'è pure da dire che la gente guardando un presentatore del genere finisce per preferire l'ospite. Questo suo "comunistismo" ha rotto le palle.

Fahrenheit451 ha detto...

Non l'ho visto, ma non ho potuto fare a meno di leggerne dappertutto, e ho l'impressione che da quella pantomima concordata siano usciti contenti tutti, partecipanti ed organizzatori, fuorchè chi l'ha guardata credendo si parlasse di politica...

willyco ha detto...

La mia impressione e' che per l'audience Santoro venderebbe l'anima, Travaglio era impietrito e vittima sacrificale, ulteriormente sacrificata dal siparietto tra S&B, il tutto e' giovato a chi?