lunedì 15 aprile 2013

Schiaffi di partito

Forse è un'aggravante, forse è un chiaro segno di disfacimento, ma a me sembra più sano ed eccitante un partito in cui si litiga, ci si prende a schiaffi, ci si insulta, ci si divide, ci si manda affanculo, anziché uno in cui tutti fanno la figura di barboncini in collo alla fidanzatina del capo.
La mia disistima assoluta e irreversibile del partito di Berlusconi e, da poco, di quello della ditta Grillo-Casaleggio è dovuta proprio a questo unitarismo sotto il palco del grande conduttore.

Beninteso: le mie critiche al (o le mie riserve sul) Partito Democratico sono tante, ma non su questo punto. Certo, le polemiche sono sterili e dettate dalla paura che quel bellafica di Renzi “rottami” i ferrivecchi e addio. Ma anche se ci riuscisse (cosa improbabile), non riuscirà mai a diventare nel Partito Democratico ciò che i succitati duci sono nei loro rispettivi Popoli e MoVimenti. E questo, sinora, è stato sufficiente a farmi gradire tale partito nell'esercizio inutile del mio “potere” di sovrano.

2 commenti:

astime ha detto...

Quel "bellafica" ha la potenza dell'immagine poetica: lo vedo, è lui. :)

Luca Massaro ha detto...

S'usa sovente per definire lo sbruffoncello saccente :-)