martedì 25 giugno 2013

Il momento è grave

Luca,
ero veramente convinto che mi assolvessero perché nei fatti non c'era davvero nessuna possibilità di condannarmi. E invece é stata emessa una sentenza incredibile, di una violenza mai vista né sentita prima, per cercare di eliminarmi dalla vita politica di questo Paese. 

Non é soltanto una pagina di malagiustizia é un'offesa a tutti quegli italiani che hanno creduto in me e hanno avuto fiducia nel mio impegno per il Paese. Ma io, ancora una volta, intendo resistere a questa persecuzione perché sono assolutamente innocente e non voglio in nessun modo abbandonare la mia battaglia per fare dell'Italia un paese davvero libero e giusto.

È per questo motivo che gli accenti sono acuti?

A parte.
Notare come da parte di Berlusconi ci sia una totale immedesimazione tra la sua persona e quella degli «italiani che hanno creduto» - e, visceralmente, credono - in lui, e con ciò ritenendo che offendenlo, vengano offesi anche loro. Come poi avvenga che una condanna per un particolare reato contestato a un imputato si trasformi in un'offesa a molti che credono in lui, beh, questo è un campo di cui dovrebbero intervenire gli esperti in trasmutazione delle sentenze. Certo è che se proprio dovessi scegliere se mandare in galera Berlusconi o «tutti quegli italiani che hanno creduto» in lui e gli credono ancora, non avrei esitazioni a scegliere. Resta, tuttavia, il problema del sovraffollamento delle carceri. Domiciliari (e privazione dei diritti politici) per tutti?

2 commenti:

Fahrenheit451 ha detto...

Ecco, la galera no, ma la trasmutazione dell'interdizione perpetua in effetti non la vedrei affatto male... ;)

Luca Massaro ha detto...

Giusta osservazione, la accolgo in pieno.