giovedì 20 giugno 2013

Solstizio del blogger


Alle radici dell'inquietudine qualcuno mette il diserbante. Almeno uno rimane inquieto da solo, come il granturco della Monsanto, senza l'erbaccia del prossimo a rompere i coglioni. Nasce da qui l'isolamento, il restarsene quieti e buoni a casa, evitando, per quanto possibile, le occasioni di mondanità che si presentano. Bello non avere da preoccuparsi di relazionare con gli altri, perché tanto gli altri non danno mai tanta soddisfazione come se stessi. No, non è questione di solipsismo. È tutto dovuto al fatto che, a poco a poco, ogni dialogo s'impiglia nella rete dell'io la cui unica vocazione è il monologo. Ma tra due io che monologano permane il distacco e la solitudine che segue è ancora peggiore.
Quindi è meglio evitare di parlare a ufo. Tanto le cose essenziali non vengono dette perché tutti sanno che, tramite il dialogo, non saranno soddisfatte. Allora metto il diserbante e cresco da solo. Terra bruciata. Maturazione senza scopo. Ma che bei chicchi di parole poi si depositano qui. Qualcuno ne mangia senza sapere la provenienza. La fatica? A volte, ma non sempre. Il piacere, spesso, come ora, a vedere che qualcosa è uscito fuori nonostante l'inquietudine. Per cosa poi, boh, forse perché, raggiunto domani il solstizio d'estate, le ore di luce inizieranno a diminuire. Forse, chissà.

4 commenti:

Crisa ha detto...

xò che piacere leggerti:)

Buona estate...
Cristiana

astime ha detto...

"Nonostante" o "grazie a"?

E poi, come stare quieti con il profumo del tiglio nell'aria? O quello del caprifoglio? O quello della magnolia? O quello della gardenia? O quello del pittosforo?

:)

Luca Massaro ha detto...

@ Cristiana.
Grazie mille e buona estate altrettanto. Sappi, inoltre, che quando pubblichi, il piacere è anche mio nel leggerti.
:-)

Luca Massaro ha detto...

@ Astime
Hai ragione, ci stava meglio il "grazie a". E condivido l'elenco dei profumi aggiungendo il mio preferito: quello di lavanda.