domenica 21 luglio 2013

Peti reazionari

Ho dato uno sguardo solo ora ai giornali (online) e, degli editoriali, ho letto quello del professor Angelo Panebianco, che mi segno appositamente qui, come memento, perché nel caso volessi un giorno tentare un'avventura politica lo prenderei come base programmatica per fare tutto il contrario, con fierezza, con fermezza, con l'orgoglio di chi sa che la sterilità del conservatorismo più bieco e putrescente è quanto di più necessario combattere per restituire un minimo d'indipendenza e libertà alla nostra nazione. Infatti, tutta la prammatica che il professore propone è di resa totale alla volontà di potenza di Stati esteri (lo Stato estero, ovverosia gli USA) che trattano l'Italia come una serva (di dolore ostello) che deve sottostare ai loro ordini. Per esempio: gli americani hanno tutto il diritto di prendere per il culo la giustizia italiana in merito al caso dell'agente Cia fermato a Panama e noi dobbiamo comunque sottostare agli impegni presi, come comprare gli F35, appunto. Bene, sia detto con molta serenità: se li ficchi trentacinque volte su per via rettale, professor Panebianco, così sarà contento lei, il Consiglio di Difesa e, soprattutto, gli americani della Lockheed-Martin: vedrà, di poi, come si potenzierà il suo pensiero reazionario. 

2 commenti:

Marco Fulvio Barozzi ha detto...

Quando ho voglia di incazzarmi leggo gli squallidi editoriali di Panebianco. Ma oramai sono così politicamente incazzato del mio che non ce la faccio più a seguire le argomentazioni di questo servo travestito da essere pensante.

Luca Massaro ha detto...

Sì, ogni tanto fa bene lasciarsi agitare dalle argomentazioni retrive del professor Whitebread