martedì 6 agosto 2013

Veronica, perché?

- La conosci te?
- La conosco per sentito dire.
- Cosa ne hai sentito dire?
- Che è presidente della casa editrice più grande d'Europa (almeno sembra), ottenuta dal padre tramite la corruzione del giudice arbitrale praticata da avvocati iscritti al suo libro paga (do you remember Cesare Previti?).
- Ma una volta diventata presidente di tale casa editrice, come ha operato?
- Non me ne importa una sega, ma non credo assolutamente che l'andamento editoriale e di  mercato dell'azienda sia dipeso da lei.
- È sposata?
- Pare. Credo sia anche madre.
- Ha amanti?
- Non lo so.
- Ha tendenze sessuali particolari?
- Boh, e chi lo sa? A occhio, direi le piace il femdom.
- Ti faresti penetrare da lei?
- Ci ha già pensato il padre, a me, come ad altri cinquantamilioni di italiani non consenzienti. I consenzienti continuino pure, se gli piace, qualcuno di loro anche pagato a ore. Ma in privato, non più in pubblico, per favore.
- Eppure lei figlia potrebbe riuscire, là dove lui padre ha fallito; e cioè a essere una brava politica in grado di governare nell'interesse generale.
- Quel nasino algido che spunta dalla faccia diafana mi fa altamente sospettare il contrario.
- Ma così ti condanni alla fisiognomica.
- Dici? Prova a digitare tale parola su Google Immagini e guarda chi si trova in terza posizione.
- È un caso.
- È una necessità.


Nessun commento: