lunedì 16 dicembre 2013

Conobbi il tremolar della marina

Di rinterzo, ho trovato questa foto.
Marina, foto di Melanie Rodriguez
Stasera sono tornato tardi, ho cenato tardi, ho la voce consumata per cose diciamo professionali e ho bisogno di silenzio silenzio, di estrema tranquillità e calma, di un tipo di fare che sciolga le fatiche.
Mi ci vuole un'attività manuale, amanuense, pittorica. Un ritratto. 
Io ci starei tre giorni a guardare il ritratto sopra, per risorgere. Madonna che scapole clavicole - e quel maglione quella coperta che mi ricorda il colore della mia vallea. Ecco, la cuccia, dove mettere tutta la mia fisionomia dentro, incollarci naso, zigomo, guancia, mento e labbra. Bere e respirare. Appannarmi la vista, dimenticarmi di essere, fare finta di non essere più. Dire: ritorno, oh com'è bello il ritornare in un posto dove pensavo di non tornare più. E implorare a quel grappolo di uva matura delle labbra altrui di secernere di sé il succo. 
Poi aprire una mano a conca per avvolgere lo chignon, fare quindi da sostegno e percepire come volentieri sul braccio della stessa mano graviti il peso della testa che volentieri si lascia andare per trovare una posizione di riposo e scelta. Inclinandosi, il volto assorbe e riflette, riscaldandola, la fredda luce del neon e chiama. Le risponde la pace e l'accordarsi di due respiri.

6 commenti:

melusina ha detto...

Clavicole, mio bel sognatore, clavicole. E occhio che ammaccano.

Luca Massaro ha detto...

che errore orribile, ma ho scritto in uno stato di dormiveglia... :-( Grazie carissima

siu ha detto...

Clavicole, OK.
Ma... quale maglione? E cos'è la "vallea"? (in ogni caso più che giustificato dallo stato di dormiveglia, eh..! ;-)))

Luca Massaro ha detto...

Quella coperta, già, dormivo proprio... :-0
«Vallea» è un dantismo, vedi es. Inf. XXVI, 29
«vede lucciole giù per la vallea»

siu ha detto...

Opperbacco, mi piace la "vallea"! Lì dove sono lucciole e lanterne, scapole e coperte, clavicole e maglioni, e quante belle valvole e pistoni, fegati e polmoni, quante belle biglie a rotolar e quante belle triglie nel maaaar.

Luca Massaro ha detto...

onoratissimo del, a me carissimo, sequitur.