giovedì 19 dicembre 2013

Non tutti nascono Bach

È fragile la voglia di appartenere
a un corpo che si specifica
lasciando impronte pesanti
per cercare in tutti i modi
la virtù della fossilizzazione.

Vedi che gli anni moltiplicati
non si chiamano più anni
e le parole inventate per contenerli
non s'infilano nella mente
e quindi resti sospeso sul presente
attaccato al filo delle dieci dita
comprese quelle dei piedi.

Impronte lievi.

Troppo spesso il vivere s'identifica
col subire la storia, la mamma, il desiderio
un padrone.
Ti dicono: reagisci, rifugiati nella fuga.
Rispondi: hai sbagliato una vocale.

Non tutti nascono Bach.

La prova migliore è appoggiare
il gomito sinistro sul tavolo
aprire il palmo e contenere
il mento e metà mandibola.

Arriva il caldo, il sonno e

un mezzo sorriso di salvezza.

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