martedì 4 febbraio 2014

Il sasso e il corpo

A visitor walks between sculptures by Swiss painter and sculptor Alberto Giacometti, as part of the exhibition of paintings and sculptures "Giacometti La Scultura", at the Galleria Borghese, in Rome.
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Non so perché, forse è stato vedere la signora vestita da inverno camminare nella sala (con degli stivali dei quali m'immagino il rumore militaresco), ma io, in una situazione del genere, sarei preso da un irresistibile desiderio di spogliarmi e restare nudo. Specchiarmi, forse, con chi è al centro, itinerante. L'uomo che cammina e le donne in piedi di Giacometti sembrano così spaesati in mezzo a tanta forza, all'hybris di dèi e semidei, di eroi e di imperatori che stanno ai lati della scena a osservare, implacabili, la debolezza umana. Chiudere gli occhi e sentire che lo scherno e il disprezzo che ti sono lanciati contro sono diventati, oramai, armi spuntate, che la vergogna è un sentimento che non appartiene alla carne, ma alla mente e che il corpo è molto di più della percezione che essa ne ha. La mente, nell'illusione di esprimersi senza il corpo, lo spinge ai margini, tenta di plastificarlo in una posa che non gli appartiene, e la vita ne soffre, soffre perché ciò che esprime l'una resta inespresso nell'altro.
«Io posso descrivere il sasso, ma il sasso non può descrivere alcunché. Posso usare il sasso come segnale, ad esempio come termine. Ma il sasso non è il termine. Posso assegnare un nome al sasso; posso distinguerlo da altri sassi. Ma il sasso non è il suo nome e non può distinguere. Esso non usa e non contiene informazioni. Non è neppure un esso, se non in quanto io lo distinguo dal resto della materia inanimata. Che cosa accada al sasso e che cosa esso faccia quando nessuno è presente non fa parte del processo mentale di alcuna cosa vivente. Per farne parte il sasso deve in qualche modo generare e ricevere notizie.» Gregory Bateson, Il mondo del processo mentale, 1980, in Dove gli angeli esitano, di G. Bateson e M.C. Bateson, Adelphi, 1989 

Provate a sostituire sasso con corpo. Per esempio: per far parte del processo mentale delle cose viventi, il corpo deve in qualche modo generare e ricevere notizie.
Eccomi lì, a piedi scalzi sui marmi freddi della Galleria Borghese. Fatemi un sorriso prima che le guardie mi portino via.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ma no. penseranno che sei un'opera. e avranno ragione, a norma Bateson-Massaro-Sordi.

(ecco, magari vacci a maggio)

(ritieniti sorrisato; oltretutto i sorrisi sono ancora gratis...)