domenica 23 febbraio 2014

Un pene anticapitalistico

«L’amore è anticapitalistico. Ed è per questo che, anche quando tutto crolla, resiste e ci permette di sopportare la violenza dell’anonimato contemporaneo. E anche quando tutto intorno a noi tutto ci urla che siamo inutili e non serviamo a nulla, l’amore ci sussurra che non è vero, che non è così, che siamo speciali. L’unicità di quello sguardo che ci riconosce e che non ne vuol sapere niente di tutte quelle persone che cercano di occupare il nostro posto e di buttarci via. L’unicità di quelle parole – esattamente quelle – che ci accolgono la sera anche quando sono un po’ stanche e un po’ distratte. Solo perché “sono io”. Solo perché è “lui” o “lei”, come ci ricorda Montaigne in uno dei suoi saggi più belli. Ecco perché, è proprio in questo periodo di crisi, che abbiamo tanto bisogno dell’amore.» Michela Marzano, filosofa di Francia e deputata PD.

Non l'avrei mai detto ma, intimamente, sospettavo di avere un pene anticapitalistico. 
Sembra, il mio, un tipo pigro, costantemente appartato, che esce fuori e si manifesta solo in caso di necessità. Tuttavia, nonostante questo rimarchevole riserbo, esso è sempre pronto all'azione, sia di basso conio che di maggior vaglio, e non indugia a venire fuori e a sussurrare di sentirsi un essere “speciale”.
«L'unicità di quello sguardo che [lo] riconosce e che non ne vuol sapere niente» di tutti quegli altri cazzoni che cercano di occupare il suo posto e di buttarlo via. «L'unicità di quelle [mani] - esattamente quelle - che [lo] accolgono la sera anche quando sono un po' stanche e un po' distratte [...] Solo perché è “lui”, come ci ricorda [Rocco Siffredi] in uno dei suoi saggi più belli. Ecco perché, è proprio in questo periodo di crisi, che abbiamo tanto bisogno» di trombare o, al limite, anche soltanto di fare petting.