domenica 4 gennaio 2015

Il sussurro di Dio

«Non basta alla sposa di aver introdotto nella stanza della mente il proprio diletto, se non lo introduce nella sua parte più intima, dove ne goda in maniera più familiare e intima, e sia sola con lui, e allontanati tutti i pensieri gli sia vicino, ne conosca i secreti, impari le cause occulte, e Dio stesso le cose non visibili e oscure della sua sapienza le manifesti. Allora brama conoscere la parola nascosta, cioè l'interna e occulta aspirazione, che è chiamata parola nascosta perché a pochi è concessa, o perché silenziosamente è avvertita dal cuore. E durante la notte è dato ascoltare questa parola, quando il sonno si impadronisce degli uomini, cioè quando, repressi i desideri carnali, si possiede la quiete della mente.
Dunque nel silenzio della notte, quando secretamente Dio è con l'animo nel suo intimo, quando ogni cosa è pacata e quieta, quando la pace interna non è turbata dai vizi, da ogni timore, da ogni ricordo molesto, tacciono anche i sensi esteriori, è assopita anche la memoria delle cose mondane. Dunque quando si sia fatta una sì grande quiete, o ogni cosa tace, allora si potrà udire la voce di Dio, la quale non tanto parla, ma sussurra, cioè manifesta in maniera silenziosa e nascosta qualche cosa alla mente umana.»

Riccardo di San Vittore, Explicatio in Cantica Canticorum, cap. VII, tratta da Grande Antologia fiolosofica, “I mistici medievali” vol. IV

Stasera mi sento impadronito dal sonno. Barcollo davanti al computero e penso che è possibile Dio si manifesti soltanto dopo che si è fatta «una sì grande quiete» e «ogni cosa tace». Parimenti, penso che se Dio fa udire la sua voce non parlando, ma sussurrando, è possibile che non si capisca un cazzo. Da questo malentendu sorge il misticismo, perché è impossibile risultare chiari parlando con qualcosa in bocca. Glielo dicevo sempre alla mia prima fidanzata - e lei a me: si parla dopo. Durante si sta zitti e ci si impegna a godere, nella nostra parte più intima e familiare, il proprio diletto. Lei fu d'accordo fino a certo punto. Poi volle parlare parlare parlare - e il diletto finì.

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