giovedì 12 febbraio 2015

Gravi perdite

[*]
Se dovessero arrestarmi, sappiate che sono innocente. Dicono tutti così, non mi sottraggo nemmen io, nonostante sia anch'io, seppur in infinitesimale parte, responsabile.
Non ci sono alibi: ricordo ancora oggi come fosse ieri, una decina d'anni fa, una bella cassiera dai denti storti e dalle tette dritte mi propose di comprare un'azione, dico una, del valore di circa dugento euro, per così diventar socio di cotal banca, in modo da avere decurtate le spese di pratica gestionale del conto corrente e avere, addirittura, i giorni in cui era convocata, la possibilità di andare a votare l'assemblea direttiva, che si teneva presso la sede centrale, ogni tot di anni. Mai ci sono andato e mal me ne incolse. Il mio voto poteva essere decisivo per eleggere un direttorio più onesto e probo.
Così se domattina all'alba i commissari di Bankitalia dovessero presentarsi a casa con un mandato di arresto, per favore, vi scongiuro, ditegli anche voi, da parte mia, che si tratta soltanto di ipermenorrea. 

2 commenti:

Marino Voglio ha detto...

suvvia: le tette dritte non sararnno un alibi ma sono una cicciottissima attenuante, generica e specifica. le aggravanti prevalgono solo se sei strausskhan secondo me.

sospensione condizionale e non menzione.

(so' incerto se chiudere con va' e non peccare più o va' e pecca pure)

Olympe de Gouges ha detto...

in galera, e manco le arance ti portiamo
a quei furfanti non succederà proprio nulla, la faranno franca sempre e comunque, il sistema tiene, la gente vota, paga e borbotta