lunedì 29 giugno 2015

Gli Dei sanno le cose che saranno

Versione di Guido Ceronetti, in Come un talismano, Adelphi, Milano 1986
La gente non ode niente perché non crede più agli Dei. Ci credesse, date le oggettive condizioni, dopo averli bestemmiati, non sarebbe sbagliato perseguirli, non dico ucciderli ché essi, in quanto dèi, hanno il difetto di risorgere. No: di appiccicarli al muro, sì. Nel senso di: richiamarli alle loro oggettive responsabilità. 
Pallade Angela, che zampetti sovrana tra un vertice e l'altro, sai dirci quello che accadrà, o meglio: sapresti prenderti in carico per bene e definitivamente tutta l'intricata vicenda per darci un taglio una volta per tutte? Ho capito che la Grecia non è la DDR - ma insomma, tira il carro dei buoi che presiedi, trascina gli altri porcoddii che ti frullano intorno pendenti dalle tue labbra di frisona tedesca, dài una strizzata di palle al lussemburghese e via, tutti in vacanza sull'Olimpo, paga Krauss-Maffei Wegmann, e non se ne parli più.

3 commenti:

siu ha detto...

Bei tempi, quando leggevamo Kavafis per leggere Kavafis.

Olympe de Gouges ha detto...

bello sto kavafis, conoscevo solo di fama

Anonimo ha detto...

i tedesconi stanno finendo di mostrare il loro imbarazzo a prendere con decisione la leadership europea, pare.
dopo 70 anni di soft power (ieri la forza degli sconfitti, ora degli emergenti) tocca cambiare abito (basta coi tailleur anghela! )
ci stanno arrivando, viste le dichiarazioni della Merkel fatte prima (e non dopo) l'eurogruppo di ieri

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