venerdì 26 giugno 2015

Le strategie del caso

Se le cose del mondo accadessero senza alcuna determinazione, bensì fossero frutto esclusivo del caso - unica mano invisibile - e quindi cancellate le intenzioni, le volizioni, gli impegni, gli obiettivi, le fedi sì che ogni finalismo potesse andare a farsi fottere, allora, ecco, potrei rassegnarmi a questa disposizione serale di trattenimento del calore raccolto nel dì, perché non si disperda nella brezza lucente di stelle, che stranamente mi agghiaccia le ossa come d'inverno pensando a quanta produzione di sofferenza è in opera nel mondo.

Ahimè, che fatica questo periodo. Se lo rileggo, mi chiedo che cosa intendo significare esattamente. La tipica noia di un occidentale infastidito dalla visione televisiva di sangue sul selciato di una centrale di gas, o su una spiaggia nordafricana, o sul pavimento di una moschea? Può darsi. Ma anche la stanchezza di capire le ragioni, i moventi, le strategie, le offensive e le controffensive. 
Al netto della strage provocata, dopo aver rivolto un pensiero di commiato alle persone inermi uccise, quando un attentatore suicida si fa esplodere mi dico sempre: «Uno meno. Alla fine, finiranno?». Vorrei togliere il punto interrogativo.

Ma soprattutto: se tutti i terroristi sono teleologicamente orientanti, chi produce e traffica in armi, invece, è figlio del caso?

6 commenti:

siu ha detto...

Tocca rispondere che no, che chi produce e traffica in armi è proprio figlio di buona donna. Anche se una sua, di teleologia, ce l'ha chiarissima.

giovanni ha detto...

Chi traffica in armi lo fa ovunque, non tutti però vanno a far strage: lo stronzo è, comunque, chi premevil grilletto.

Olympe de Gouges ha detto...

non sono d'accordo. chi produce e traffica in armi, così come in qualsiasi altra merce, lo fa per ragioni di lucro adattandosi alle ragioni di mercato. dunque il traffico di armi non è la causa ma l'effetto di un determinato fondamento economico. che poi in sé il singolo mercante sia anche un figlio di buona donna ciò dimostra solo che ha dei validi requisiti per quel genere d'affari.

Olympe de Gouges ha detto...

la mia era una risposta a Siu come del resto mi pare evidente, ma permettimi di precisarlo

siu ha detto...

Hai fatto bene a precisarlo, Olympe, infatti credevo che la tua risposta fosse indirizzata a Giovanni. Ma in realtà (e ovviamente il mio "figlio di buona donna" rispondeva in modo un po' banale all'"è figlio del caso?" di Luca) non vedo un vero disaccordo: sempre riprendendo Luca, con la chiarissima teleologia del produttore o trafficante di armi intendevo richiamare esattamente le sue ragioni di lucro, come dici tu funzionali a quelle di mercato.

Olympe de Gouges ha detto...

ok, chiaro. ciao