lunedì 16 novembre 2015

La coscienza di Ezio

Dopo aver letto l'editoriale di Ezio Mauro, che non linko, tanto lo si trova facilmente, la prima cosa che ho pensato, come cittadino occidentale,
libero di andare al bar, di correre ad un incontro, di avere in tasca un biglietto per un concerto, ma anche di riunire il Parlamento... 
no, aspetta: riunire il Parlamento non posso farlo, che cazzo penso. Piuttosto  - e ancor mi pento, soprattutto per la presente legislatura - ho contribuito, nell'esercizio di sovranità inutile del voto, a eleggere diversi rappresentanti al Parlamento e finita lì, dacché una volta insediati, i parlamentari si sono sempre riuniti da soli senza bisogno di farselo dire di chi li ha eletti.

Ma a parte ciò, oggi, come cittadino libero occidentale, ho pensato che, probabilmente, uno dei primi effetti della guerra contro l'Isis sarà quello di veder aumentare il prezzo del petrolio. Quindi, liberamente, ho controllato il livello del deposito della caldaia in vista dell'inverno e mi sono detto, previo un controllo rapido al conto corrente (non sia mai che emetta un assegno a vuoto), non sarà meglio che ordini un migliaio di litri di gasolio, giù per su uno stipendio, liberamente speso, anche per il futuro dei figli, ne ho due dai capelli lunghi che fanno diversi sciampi e diverse docce e io responsabilmente, e liberamente, così facendo
costruisco per loro un futuro migliore del nostro presente
e neanche mi dicono grazie, forse perché non si accorgono
«nemmeno più degli spazi di autonomia e di libertà che la democrazia ha aperto nella nostra vita associata, diventando costume condiviso e accettato».
E meno male che, democraticamente, di bagni in casa ne ho due, sennò non avrei neanche la libertà di farmi la barba. O di pensare.

1 commento:

Marino Voglio ha detto...

è che c'hai troppo futuro, lasciatelo di'.

(il futuro è come il dentifricio: non si può rimettere nel tubetto)