domenica 15 novembre 2015

La necessità di capire

Uno degli articoli più celebri [di Rossana Rossanda] per il Manifesto fu un commento nel quale, pur condannandoli, definì i terroristi rossi degli anni 70 parti dell’«album di famiglia» del comunismo italiano. I terroristi che hanno agito a Parigi non appartengono ad alcuna famiglia culturale europea: come influisce sui modi di contrastarli?
«È una domanda. Vorrei capire: chi sono? Vengono dalla Siria o sono francesi?».
Se si capirà che venivano principalmente dalla Siria sarebbe stata un’operazione più marcatamente militare?
«Sì. Una risposta ai bombardamenti voluti da François Hollande in Siria».
Se i terroristi erano in prevalenza francesi?
«Problema ancora più grosso: allora venivano dalle periferie, si confondono con il disagio sociale».
Neppure per lei sarà però una disperazione assecondabile: le sembrano «i dannati della terra», oppressi in cerca di giusto riscatto?
«No, non sono i dannati della terra. A giudicare dai casi passati non sono neppure i più poveri. Ci sono tracce di disperazione vendicativa: perché un ragazzo si faccia ammazzare serve una decisione. Non posso pensare che siano tutti musulmani integralisti che si fanno uccidere perché sarebbero accolti da bellissime vergini. È un fenomeno che nel ‘900 non c’era, e c’è la necessità di capire come e perché avviene».
Maurizio Caprara intervista a Rossana Rossanda, Corriere della Sera.

Cerchiamo di capire, a tentoni.

La religione può andare bene come causa efficiente – il pungolo – ma non possiamo accoglierla come causa finale. Essa offre un impulso individuale molto potente e pericoloso perché muove l'agire in vista di un fine extramondano e perché, in colui che ne è succube, fa credere fortissimamente in una ricompensa ultraterrena che potrà essere ottenuta soltanto a condizione di compiere determinati atti che prevedono l'altrui massacro e il proprio sacrificio.

Tuttavia, la religione non può essere la causa finale dell'azione terroristica, perché è un altro il fine, estremamente mondano: la creazione di uno Stato islamico che, nelle intenzioni di chi lo governa e di chi vi aderisce, sarà il punto di riferimento religioso e politico (o politico-religioso) della Mesopotamia in primo luogo, e delle altre nazioni a maggioranza islamica in secondo luogo.

L’Is sta combattendo un conflitto per il potere legittimandosi con l’arma della “vera religione”.Concorre ad affermarsi presso la Umma musulmana (la “casa dell’islam”, che include le comunità musulmane all’estero) quale unico vero e legittimo rappresentante dell’Islam contemporaneo. Questo nel linguaggio islamico si chiama fitna: una scissione, uno scisma nel mondo islamico. Per capirci: una guerra politica nella religione, che manipola i segni della religione, così come i nazisti usavano segni pagani mescolati a finzioni cristiane. Infatti l’Is, come al-Qaida, uccide soprattutto musulmani e attacca chiunque si intromette in tale conflitto. [via]

Dunque, se la religione musulmana fosse la causa finale, perché il miliardo e passa di musulmani non si fanno esplodere davanti agli infedeli? Che cosa li trattiene? Perché la stragrande maggioranza di loro si costringe ad andare tutti i giorni al lavoro a sbattersi i coglioni (quando hanno un lavoro), a scuola, a emigrare, a fare digiuni, a seguire precetti, a sentire Salvini o Le Pen eccetera, se in fondo basta uccidere un certo quantitativo di infedeli per avere in fretta quello che forse otterranno dopo una vita di sacrifici?

Perché accade che soltanto una percentuale minima, eppure tanto terribilmente pericolosa, interpreti in siffatto modo alcuni passi del Libro e si immoli in prima istanza per una causa terrena (il successo del Califfato) e, in seconda istanza, per una ricompensa ultraterrena (il paradiso con quattordici vergini, dunque 8x14=112 vergini: anche per Dio inizia a essere un'impresa trovarle)? Inoltre: perché i terroristi omicidi-suicidi sono quasi tutti maschi compresi in una fascia di età dai 16 ai 30 anni?

E ancora:

Perché, come in questo e in altri casi, i terroristi che colpiscono in Europa sono quasi tutti cittadini europei provenienti da famiglie di origine araba presenti sul territorio da più generazioni? Perché il riflusso identitario che gli fa vomitare tutte le lezioni di civismo e convivenza ricevute nelle scuole statali del luogo (e le amicizie e gli amori) non ha colpito prima i padri e prima ancora i nonni? In altri termini: perché la ribellione al sistema di “valori” occidentale agisce hic et nunc? Forse che siano cambiate le condizioni storiche, sociali ed economiche? Forse avere un posto alla Peugeot - ammesso e non concesso che lo abbiano - e diventare forza lavoro del capitale gli mette una tristezza addosso che preferiscono diventare forza lavoro della morte?

Mere domande.

E una risposta: le cause, come insegna il metodo scientifico, non stanno in superficie (o se ci stanno non le vede nessuno, il che è equivalente a non essere in superficie). La religione, per quanto insistano del contrario i teologi e i credenti, è un fenomeno superficiale, che può andare bene giusto per chi crede. Io sospetto vi sia qualcos'altro. Che cosa, è implicito nelle domande. 

5 commenti:

lozittito ha detto...

ancora addolorato di non poter più usare Limes per il mio hobby preferito, segnalo che nell'articolo citato c'è questa osservazione che trovo molto appropriata:

"...al-Qaida si muoveva in una situazione in cui gli Stati erano ancora relativamente forti; l’Is approfitta della loro fragilità nel mondo liquido, in cui saltano le frontiere. In sintesi: non esiste lo scontro tra civiltà ma c’è uno scontro dentro una civiltà, in corso da molto tempo."

La civiltà in questione è per me la Civiltà Capitalista, inoltre l'osservazione di Mario Giro è tanto più interessante poichè considero che una delle maggiori leve di consenso di IS è il proporsi come nuovo Stato, come istituzione immediata seppur di nuova fondazione

Luca Massaro ha detto...

Curiosità: perché non puoi usare Linea?

Luca Massaro ha detto...

Ho capito. Vogliono l'abbonamento. 9,90€ al mese è un'esagerazione. se li leggano per sé.
Chissà perché ieri l'articolo che ho segnalato era disponibile gratis.

lozittito ha detto...


libertè egalitè fraternitè... ecc...ecc..

Olympe de Gouges ha detto...

povera Rossana, accetta le si rivolgano domande così livorose abusando di paragoni falsi e volgari.