domenica 7 febbraio 2016

250 businnesman

L’ambasciatore italiano al Cairo Maurizio Massari alla trasmissione in Mezz'ora di Lucia Annunziata oggi ha raccontato il giorno del ritrovamento del ragazzo: «Dopo aver avuto la notizia che avevano trasportato Giulio all'obitorio del Cairo mi sono subito recato lì dove ho assistito alla scena drammatica del suo corpo che mostrava inequivocabili segni di violenza, percosse e tortura». «Avevamo appena iniziato il ricevimento per 250 businessman italiani e egiziani all'ambasciata quando verso le 20.15, un alto funzionario del ministero degli Esteri mi ha dato informalmente la notizia del ritrovamento del corpo di Giulio - ha raccontato il diplomatico - allora abbiamo deciso di sospendere tutto, il ricevimento e la visita del ministro Guidi, per rispetto nei confronti di Giulio e la sua famiglia». Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/EJfaJp


È probabile che se Al Si-Si fosse stato informato del fermo di Giulio Regeni, avrebbe telefonato alla squadra di sgherri di regime (ipotesi d'identità più probabile per i torturatori assassini, al momento) per dire loro di rilasciare il giovane uomo perché nipote di Berlusconi. 

Ma forse no. È plausibile che Giulio avesse scoperto ben più gravi e orride vergogne del regime militare egiziano. Un regime che ci fa comodo, a noi occidentali, bisogna confessarlo, perché impedisce, per il momento, un governo di matrice islamica a forte impronta anti-occidentale; ma soprattutto, permette: a) un eccellente tasso di sfruttamento della classe operaia egiziana, condizione molto attrattiva per i capitali in cerca di investimenti redditizi; b) ottimi interscambi commerciali (si ricordi, a mo' di esempio, che il piazzista Hollande ha venduto ad Al Si-Si, a prezzo di realizzo [?], la portaerei destinata in precedenza ai russi).

In memoria di Giulio Regeni - fissare per un momento l'immagine degli ultimi momenti della sua vita e piangere - è scorretto pensare che se invece del corpo di Giulio, fossero stati ritrovati i corpi torturati di dieci giovani egiziani, il ricevimento per 250 businnessman italiani ed egiziani all'ambasciata non sarebbe stato affatto sospeso?

3 commenti:

Nessuno ha detto...

Lucas la sinistra ha bisogno di coerenza e fedeltà agli ideali di giustizia sociale da cui è nata. Il realismo politico può essere utile ma sempre FINO A UN CERTO PUNTO. Il ragazzo è stato sicuramnete ucciso da aguzzini dell'attuale regime. E' finito più o meno inconsciamente dentro un tritacarne più grosso di lui. Ma berlusca non c'entra, non c'entra ormai da molto tempo: centrano certe strategie economiche e politiche che vengono perseguite più o meno da tutti sinistre comprese. C'è sempre il business, sempre (Ma allora Marx di cosa cazzo parlava sennò?)di fronte agli affari ti adegui e fai adeguare tutto il resto oppure crepi. Da destra a sinistra Lucas. Ma nel caso dell'Islam il discorso è diverso perchè l'islam è una questione di fede, cieca e assoluta cui prostituire il resto. Con L'islam puoi fare affari ma sempre in un'ottica imperialista di dominio il più largo possibile. Non capire questo è il più grosso errore oggi. Regeni è morto perchè avrà toccato gli interessi di certa gente, il sindacalismo in Egitto semplicemente non esiste, esiste Allah e il suo modo di intendere il lavoro, Giulio non so se lo aveva compreso ma di certo stava cercando con le sue ricerche di incrinare un certo monopolio e un certa visione del mondo che politica non era e mai lo sarà. Adesso aspettarsi chiarimenti dal Cairo è una barzelletta, scuse idem. Questo governo e probabilmente anche gli altri a seguire continueranno a farci affari: poi quando questa parte di mondo col nostro contributo attivo sarà diventato musulmano non ci sarà più bisogno di niente. Sinistra o non sinistra.

Luca Massaro ha detto...

«Ma berlusca non c'entra, non c'entra ormai da molto tempo».

Mi ritengo responsabile, in genere, quando le battute mi vengono male, ovvero quando devo spiegarle, ma a scanso di ulteriori equivoci: ho rammentato Berlusconi per l'ovvio parallelo che quando fu portata in carcere Ruby, per altro tipo di faccende, lui - impossibile non ricordare - telefonò alla questura di Milano per dire di rilasciarla perché nipote di Mubarak.

Da questo indecente parallelo (lo ammetto e me ne scuso) ho supposto che se Al Si-Si avesse saputo in persona di Regeni forse avrebbe potuto intervenire per salvare Giulio Regeni. Forse.

Per il resto.

Detesto i fondamentalismi e, attualmente, quello islamico è il più attivo e pericoloso (e per questo è quello che detesto di più). Ma non credo sia peggiore di altri che la storia ha esperimentato. Né tantomeno credo che i vari potentati islamici siano riconducibili ad un unicum.

Non sono turbato dalla profezia nostradamica di Houellebecq perché è sin troppo facile profetizzare sui fascismi postmoderni (di quale matrice essi siano).

Luca Massaro ha detto...

Rettifica: Ruby non fu portata in carcere ma in questura.