martedì 9 febbraio 2016

Provare a uscirne


Una volta usciti, dall'amore, dalla politica, dalla voglia di agire per inseguire vanità, lo scorrimento quotidiano del vivere, costrizioni, doveri, impellenze a parte, si riduce a cercare piccole beatitudini riassumibili nel refrain del coro senza parole che segue, appunto, «per uscirne finalmente fuori».

Dura un attimo, beninteso. La realtà ti prende per la collottola, ti solleva e ti lascia sospeso nel nulla ad ascoltare ben altra musica. Piuttosto di merda.

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Due anni trascorsi. Un governo frutto di una maggioranza parlamentare eletta con un sistema elettorale dichiarato incostituzionale, ma fa niente: prendiamoci tutta la legislatura farlocca per le riforme. Un presidente del consiglio che si arroga meriti di poco conto, di piccole illusioni, di retorica nazionalista di bassa lega, di umanitarismo farisaico, di internazionalismo provinciale. Nel video scorrono immagini di una presunta azione di governo utilizzate in funzione di un egocentrismo ai limiti del patologico, che neanche il videodiario di facebook sull'anno trascorso.

Ha pigiato: pubblica, condividi.

Anch'io. D'altronde non sono uscito, sono dentro.
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P.S.
Ho usato grandezza testo: large. Esagerato?

4 commenti:

giovanni ha detto...

Solo? Beh, ne mancano altri diciotto.

siu ha detto...

Agli altri non so, ma a noi anziani il carattere large è molto gradito, "uh...uh...uhh"

Olympe de Gouges ha detto...

perfetto, vai così francesco griffo

Marino Voglio ha detto...

sull'accroccaccio mio se legge da paura. vai così che sembri gutemberg.