giovedì 21 luglio 2016

Timore e tremore

...che poi sia la popolazione a essere spaventata non è che importi molto, anzi, forse è meglio che sia spaventato il popolo, quell'entità che viene chiamata ogni arco temporale a esprimersi su chi debba rappresentare la sua sovranità. Così, nelle condizioni di timore e tremore, il popolo sceglierà di conseguenza, avrà una ulteriore motivazione (tra le tante in meno) che lo spingeranno a votare quelli che poi saranno davvero protetti, coloro che - possa essere smentito - ancora manco uno dall'11 settembre in poi è stato sfiorato di striscio da una scheggia islamista - sia chiaro: stronzi fottuti e vigliacchi sono e restano ’sti terroristi islamici, non voglio assolutamente dar credito ad alcuna ipotesi complottista: voglio semplicemente ricordare a coloro che notano somiglianze tra il presente terrorismo islamico e quello brigatista, che niente di più stolto e tendenzioso v'è nel farlo, perché i brigatisti non seminavano terrore nel popolo, bensì nella politica, nel padronato, nel sindacato, nei vari apparati di potere (non è una giustificazione delle loro terribili esecuzioni e gambizzazioni): i brigatisti avevano insomma determinati obiettivi dettati da una precisa strategia politica che era quella di persuadere le masse a fare rivoluzione insieme a loro, casomai, più appropriato sarebbe il parallelo tra il terrorismo odierno e quello stragista di piazza Fontana, di piazza della Loggia, dell'Italicus, della Stazione di Bologna...

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A volte ho imbarazzo a pubblicare i miei vaniloqui. Basta poco per farlo passare.

4 commenti:

lozittito ha detto...

l'ho letto, non mi ricordo nulla

Luca Massaro ha detto...

Kierkegaard? Aspettiamo (e speriamo) ne nasca uno mussulmano.

Giovanni ha detto...

Cosa ha che non va l'articolo linkato di Alberto Negri ?
Mi sembra più che accettabile per lo standard del giornalismo italiano, anzi

Luca Massaro ha detto...

Colpa mia di non essermi spiegato abbastanza, ma davo per scontata la mia già dimostrata ammirazione per la lucidità di analisi degli articoli di Alberto Negri.
L'imbarazzo che dicevo di aver vinto era in relazione alla politica idiota degli americani e degli europei in merito alle tragiche vicende vicino e medio orientali.
E ti dirò: quasi quasi spero che vinca Trump.