domenica 18 settembre 2016

L'idea praticabile

«A quanto pare, la riduzione del rapporto debito/Pil, più che un'utopia o una chimera, è una fatica di Sisifo. Sappiamo che dobbiamo raffreddare la crescita del debito, e ci stiamo persino riuscendo. Ma, appena freniamo la corsa del numeratore (il debito in termini reali), dobbiamo constatare che il denominatore (il Pil) frena ancora di più. A quel punto ci convinciamo che, per far crescere il Pil, dobbiamo stimolare l'economia, facendo più deficit e rimandando gli obiettivi di risanamento dei conti pubblici. La Commissione europea ci dà il permesso di sforare un po', il Pil ringrazia dello stimolo ricevuto, ma non accelera abbastanza da colmare la voragine che, proprio per rianimarlo, è stata aperta nei conti pubblici. E così, di anno in anno, di Legge di stabilità in Legge di stabilità, possiamo andare avanti all'infinito. Perché nessuno, ma proprio nessuno, pare avere un'idea praticabile, e per “praticabile” intendo economicamente e politicamente praticabile, per liberare Sisifo dalla pena cui è condannato per l'eternità.»

Siete voi analisti, studiosi, editorialisti della domenica che potete andare «avanti all'infinito» con queste constatazioni, Ricolfi, perché non avete sul groppone alcuna pena di Sisifo che vi apra gli occhi e vi restringa il culo, sempre pronto a far trombetta con soffiatine d'aria keynesiana oppure della scuola austriaca, a seconda di quello che avete mangiato (e parzialmente digerito) la sera prima.

L'«idea praticabile» l'avreste subitamente se doveste penare per trovare un lavoro da fame, con tre quarti del salario che vi parte in sussistenza, e l'idea della pensione più lontana della possibilità di colonizzare Marte. E invece costringete la vostra intelligenza in un perimetro di banalità già tutte stampate nelle istruzioni del vostro libro paga. 

Mi sono rivolto a voi al plurale, Ricolfi, perché il vostro grido d'impotenza («perché nessuno, ma proprio nessuno, pare avere un'idea praticabile») mi ricorda Legione, il demone di Gerasa. Peccato che io non sono Cristo, sennò eccome che vi darei il permesso di entrare negli stessi porci che si gettarono giù a precipizio nel mare.

1 commento:

Olympe de Gouges ha detto...

in quel caso ne troverebbero d'idee praticabili, hai volgia