martedì 14 marzo 2017

Outfit

«Se si scrivesse sempre soltanto quello che quindici anni dopo sarebbe opportuno aver scritto, è probabile che non si scriverebbe niente del tutto».
Gottfried Benn, Pietra, verso, flauto, Adelphi, Milano 1990

È probabile. Altamente. Ma bassamente si continua a indulgere in questo vizio, scrivere. Soprattutto nei momenti in cui non si capisce se si ha realmente qualcosa da dire o se, invece, ci si attarda con le parole in attesa che esse possano dire qualcosa al posto nostro, come se esse contenessero l'espressione esatta dei nostri pensieri, come se riuscissero a deporre quel che realmente vorremmo essere capaci di deporre agli atti della vita che scorre.

Quali sono i pensieri dominanti l'attuale mio presente? E ché devo scriverne e quindi denudarmi? Smascherarmi? Le parole possono realmente smascherare? O forse sono i migliori abiti per andare in giro con un certo decoro urbano, il nostro outfit quotidiano.

2 commenti:

Marino Voglio ha detto...

...facciamo quindici minuti.

Luca Massaro ha detto...

sei teribbile.