mercoledì 26 luglio 2017

Guardare e non toccare

Stupirsi e indignarsi che Macron, riguardo alla Libia, si sia mosso in solitaria (dopo il placet americano) mi sembra davvero fuori luogo: accontentarsi di essere comprimario, per il governo italiano, è già qualcosa e quindi «guardiamo con speranza agli sviluppi di Parigi» giusto per ricordare che, presanculo per presanculo, almeno non ce lo mettano di traverso, gli alleati francesi, anche per mantenere belli aperti i sorrisi al prossimo bilaterale Italia-Francia o Francia-Italia dipende dove sarà giocata in casa la prossima riunione per scambiarsi i gagliardetti.

Ma io non voglio dar colpa a Gentiloni o a chi l'ha preceduto e neanche a Berlusconi che un tempo ebbe l'ardire di accogliere in pompa magna al G8 di L'Aquila il compianto colonnello:


Voglio dare la colpa a tutti i responsabili di governo e parlamento che non hanno saputo, almeno in un caso come quello libico dell'ultimo decennio, offrire all'Italia una politica che sapesse salvaguardare al meglio gli interessi strategici della nazione, né più né meno di quanto facciano le altre nazioni alleate sulla carta, ma nei fatti concorrenti sul piano della contesa geopolitica ed economica internazionale. 
Esempio esagerato: perché l'Italia, che aveva tutto l'interesse, non ha tentato di difendere un alleato come Gheddafi, anche la decima parte di quanto (ecco l'esagerazione) Putin ha difeso (sta difendendo) Assad? Macché: oltre a fornire basi e impianti, l'aviazione italiana partecipò attivamente alle operazioni di attacco contro il regime libico:
«I Tornado ECR italiani sorvolarono nuovamente, con esito finale positivo, lo spazio aereo libico facendo da deterrente contro i radar di Gheddafi, pronti a colpirli se fossero entrati in funzione» via.
E questo accadde sapendo benissimo che da tutto ciò sarebbe derivato il caos e la presanculo (un etto d'acciughe, all right).


5 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

siamo un popolo di petulanti che si divide su tutto
la vicenda fincantieri, oltre quella libica e quella degli immigrati, ci dice poi quanto contiamo e quanto bene ci vogliono
oltretutto i francesi ci devono delle spiegazioni su ustica
la UE è una presa per il culo, solo che quando ce l'hai in quel posto muoversi significa fare il gioco dell'altro
neanche i tedeschi sono razzisti (termine adeguato) come i francesi, e dire che il 20 % di essi è di origine italiana

lozittito ha detto...

i rapporti di forza inter-imperialistici sono sempre nudi e crudi, anche dove imbellettati dalla diplomazia, e l' Italia vi ha posto pari al suo attuale peso

non riesco a capire invece se gli interessi strategici della nazione coincidono con i miei

Luca Massaro ha detto...

non coincidono, c'est tout: basti, come esempio venale, confrontare il prezzo del carburante tra Italia e Francia.

giovanni ha detto...

Perché difendere i propri interessi è immorale e noi siamo i buoni.
E poi c'è lo ius soli e il linguaggio d'odio e i diritti dell'oritteropo. Noi siamo la Repubblica di Weimar e abbiamo una missione promuovere il ritorno della barbarie.

Luca Massaro ha detto...

In effetti, l'Italia si sta impegnando alacremente.