lunedì 31 luglio 2017

Quando i coglioni fanno oh

Benché negli ultimi anni - facciamo pure: dall'ultima legislatura - quelli de il Giornale mi stanno meno sul cazzo di quelli di la Repubblica, ieri sera, cercando qualcosa che facesse il paio con l'idiozia di un cantante che faceva oh, ho trovato questa roba, che pubblico ora, come memento:



In effetti, da tempo avevo il sospetto che controllori e agenti fossero una categoria a parte rispetto alla cittadinanza, così come i sacerdoti, i maniscalchi, gli arrotini e i pizzicagnoli.
Il punto è che noialtri cittadini sempre buoni ultimi anche come vittime, cribbio.

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Notarella, a scanso di equivoci: perché le cose accadono e hanno uno svolgimento che, giocoforza, sfocerà in un patatrac, rimando al post odierno di Olympe de Gouges.

Di mio aggiungo due cose: non sono boldriniano. Non penso cioè che i migranti siano la punta di lancia della rivoluzione, anzi: piuttosto del casino e del rompimento di coglioni, soprattutto quelli che poi, nello spaesamento generale, vanno a ingrossare le file della micro e macro criminalità. Ma neanche penso che sia possibile "aiutarli a casa loro". Come può l'Occidente - o meglio: il sistema economico e produttivo capitalista - responsabile di aver raso al suolo le forme elementari di sussistenza in loco, trasformando ogni individuo da produttore immediato a soggetto in cerca di lavoro e di salario, creare le condizioni di un'economia florida di stampo fordista in Africa? L'Africa, quello che ha da produrre (prodotti minerari e agricoli) lo produce già, tramite qualche company che, con pochi scherani, controlla un certo quantitativo di schiavi e al resto calci in culo e avanti su a cercar fortuna in Europa.

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