martedì 28 maggio 2019

Dopo la tombola

Concluse le elezioni europee, si contano non soltanto i voti per ogni partito, ma anche le preferenze per ogni candidato. L’Italia elegge 76 membri al Parlamento europeo. Il governo italiano notificherà al Parlamento 73 eletti più le tre riserve che subentreranno se e quando ci sarà Brexit. Lega si conferma primo partito con 29 eurodeputati, il Pd 17, il M5S 14, Forza Italia 7 e infine Fratelli d’Italia con 6. [via]

Tutto questo puzzo per 73 (più forse tre) che, va' a ripìgliali, non dico tra cinque anni, no, tra cinque settimane come si saranno ben posizionati alti ai piani del privilegio. Loro, altroché quelle creature del grande fratello, dovrebbero essere ripresi 24 ore su 24, su in Europa, per vedere quanto è stato bello eleggerli, una goduria.

E per quanto sia tedioso sentire tutte le volte le solite ritrite critiche democratiche sull'importanza del voto - e sui nostri padri, nonni, prozii che hanno lottato per questo!, sull'orgoglio di esprimere il proprio potere sovrano almeno una volta ogni x!, - io da un po' di tempo mi compiaccio di non aver votato e quindi - in un certo senso minimo - posso rivendicare di non aver contribuito, neanche con un pelo pubico, a eleggere i suddetti fortunati novelli eurodeputati - piccolo, banale, insignificante moto di orgoglio, paragonabile a tenere la tv spenta e di non sapere, se non per l'inevitabile inquinamento massmediatico, che ancora va in onda il Grande Citrullo.


6 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

e Carletto Calenda è già pronto a fondare un proprio partito.
se i 5S non fossero l'accozzaglia che sono, il pd non esisterebbe già più

Anonimo ha detto...

Però quest'accozzaglia, definizione preferita di mister Renzi, è selezionata più di altre tra persone oneste, e chi sgarra, se ne va fuori subito. Ed è l'unica "accozzaglia" che tenta, anche se ingenuamente, di fare delle leggi, che condannano, i cancri che i vecchi politici e partiti, hanno sempre cullato nelle loro politiche. Se non sfruttiamo l'unica possibilità che abbiamo di decidere, almeno nel voto, possiamo rassegnarci a continuare a portare sulle nostre spalle le decisioni di una dittatura soft basata sulla, pressione economica sulla povera gente che stiamo subendo da tanti anni. E' vero che la corruzione nella informazione e su carta e televisiva che ci fa quotidianamente il lavaggio del cervello non ci permette di vedere con chiarezza da che parte voltarci. E purtroppo pochi sono quei cittadini che sanno ragionare col proprio cervello, e il risultato lo vediamo alla fine. Io dico, mai mollare e come ai tempi di tangentopoli "resistere resistere e resistere". Spero di essere stato chiaro.
Non ho un blog, ma leggo questo
saluti
Ernesto

Olympe de Gouges ha detto...

in politica non basta essere onesti; mussolini passava per essere onestissimo.
ci sono delle responsabilità precise e decisive del Pd se siamo in questa situazione;
quanto alle leggi, dal 1996 al 2001, dal 2006 al 2008, dal 2013 al 2018, non ha voluto fare una legge, per es., sul conflitto d'interessi, lasciando libera la strada a berlusconi; ha sostanzialmente abrogato l'art. 18, quello che impediva la "crescita" e gli investimenti esteri; gli ultimi governi Pd (2013-2018) hanno aumentato il debito pubblico di quasi 300 miliardi. L'elenco potrebbe ovviamente continuare.
saluti

Anonimo ha detto...

Condivido quello che ha scritto Olympe de Gouges
saluti
Ernesto

Olympe de Gouges ha detto...

ok Ernesto, ma attento che tentare ingenuamente di fare delle leggi, porta al disastro
insomma la brace non è meglio della padella

Anonimo ha detto...

D'accordo ma se siamo in queste condizioni è perché molti la pensano come te e non si spostano da dove sono proprio x timore della brace. E di questi timori i furbi che tutti conosciamo vanno a nozze, perché tale situazione li premia. Bisogna che qualcuno abbia il coraggio almeno di tentare, ma bisogna crederci, certo che si può sbagliare, ma chi non sbaglia? Se non si tenta restiamo nel pantano, dove ci hanno cacciato tanto tempo fa chi ancora oggi ne gode.
Saluti
Ernesto