sabato 27 agosto 2022

Sono le otto

Sono le otto, sto
seduto sul cesso; il tempo 
è amaro. Il caffè,
invece, è troppo zuccherato: 
amore, lo sai
che di cucchiaini me ne
basta uno; come mai
insisti a mettercene tre?

Mi lavo i denti e poi mi rado 
con un rasoio a una sola lama.
Leggo: made in Egitto 
e già immagino la trama
di un giallo che conduce
dal Cairo alla Martesana.

Un ragno scende lento dal soffitto
“Vieni qua, caro, che ti faccio
uscire dalla finestra e non 
passare dallo scarico del lavandino”.
Di questi atti di pietas mi compiaccio
più di quando schiaccio
tra le mani una zanzara o un moscerino.

Quanti minuti ancora occorreranno
per capire che non c'è
più niente da capire come cantavamo
da ragazzi mentre lei
se ne andava con un altro
senza poterle dire ti amo?
Non tanti: tra poco sarà settembre
staranno immobili fino a Natale.
Rileggeremo Brecht?

Sono le otto di sera,
il cielo si è schiarito dopo 
un passaggio di nuvole balcaniche.
Poca pioggia, un po' più freddo,
i fagioli sul fuoco: sarà bello 
dal culo fare trombetta
pensando a te, Europa,
e al ghigno ferale di chi ti comanda.
Non ci sono più muri
da far cadere, basta solo alzare
gli occhi su verso il cielo di lavanda
e respirare.

mercoledì 24 agosto 2022

L'atrofia progressiva dell'esperienza

 “ La rigida esclusione dell'informazione dall'esperienza dipende anche dal fatto che essa non entra nella «tradizione». I giornali [le news in tv o sul web] appaiono in forti tirature. Nessun lettore ha più facilmente qualcosa da poter raccontare all'altro. C'è una specie di concorrenza storica fra le varie forme di comunicazione. Nel sostituirsi dell'informazione alla più antica relazione, e della «sensazione» all'informazione, si rispecchia l'atrofia progressiva dell'esperienza. Tutte queste forme si distaccano, a loro volta, dalla narrazione, che è una delle forme più antiche di comunicazione. Essa non mira, come l'informazione, a comunicare il puro in-sé dell'accaduto, ma lo cala nella vita del relatore, per farne dono agli ascoltatori come esperienza. Così vi resta il segno del narratore, come quello della mano del vasaio sulla coppa d'argilla. 

Walter Benjamin, “Di alcuni motivi in Baudelaire”, in Angelus Novus, Einaudi. 

Storicamente, è un peccato che nelle sedi di partito non ci siano più discussioni con gli iscritti, forse perché sono pochi, forse perché tutti sono allineati. È un peccato ché non ci siano più i congressi dove molti delegati prendevano la parola e tutto sia affidato all'informazione, al comunicato, al tweet, al post, all'intervista lampo concessa ai microfoni dei tg 24 h dello stracazzo. E tutto ciò è un peccato perché, sono convinto, che - seppur nella sua vacuità - avremo il godimento di assistere a qualcuno che manda a fare in culo quegli stronzi dei segretari o presidenti di partito o di movimento o di associazione. Qualcuno che dica le cose come stanno - e le cose stanno male, assai, per quella che un tempo qualcuno chiamava politica.

martedì 23 agosto 2022

Stavo pensando

Stavo pensando a come il pensiero possa racchiudere dentro sé stesso tutto quello che non solo lo circonda, ma pure lo oltrepassa, in alto, in basso, al centro, con la riverenza o senza.
Stavo pensando al pensiero che si forma proprio un attimo prima di lasciare il sonno in favore della veglia, quel pensiero infante, crepuscolare, di nebbia che si dirada e improvvisa luce. E capivo. Capivo quanto sia difficile non credere che quello che siamo non sia tutto, ossia avere un'indefinita percezione che il nostro corpo sia come uno strumento di contenimento di qualcosa che potrebbe unirsi, mediante un certo tipo di lavoro, di conoscenza e di attrezzatura gnoseologica, alla vertigine del saliscendi in mondi che lo trascendono. 
Stavo pensando e poi ho letto, di sfuggita, il programma elettorale di alcuni partiti e ho smesso di pensare per un po’.

domenica 21 agosto 2022

Ho quasi tutto

Ho quasi tutto a disposizione: un divano,
uno schermo, due libri sul tavolino, un lapis,
un tovagliolo di carta per i baffi che
si bagnano di rosso mentre bevo vino.

Silenzio, anzi no. Due tuoni in lontananza
attutiti dai doppi vetri delle finestre. Piove.
Un lampo illumina i fiori di lavanda, un rospo
sale le scale, il cane chiede di entrare.

Io sono: soggetto e predicato. In un giorno
di festa è molto suggestivo ripetersi di essere
vivo e a sé cosciente quanto basta per credere
che tutto questo sia davvero sufficiente.

Lo è, inutile sottostare al giogo dell'ipocondria.
Il velo di tristezza vada via e i fari degli occhi
facciano luce a quanta strada ancora resta
da percorrere a braccetto a chissà chi o che.

martedì 16 agosto 2022

100%

 

Forse se facevamo caso a quando il Bourla scrisse il primo tweet (primo aprile), ci accorgevamo che ci stava prendendo per il culo. Al 100%.

Battute a parte, in questo caso, quel che è interessante segnalare, è come la fede nella scienza, per quanto forte e pervasiva voglia essere, da sola non basta a dimostrare che essa sia vera. Passare dalla entusiasta affermazione che«il nostro vaccino è efficace al 100% nella prevenzione dei casi di Covid-19» al sommesso annuncio di risultare positivo al virus nonostante quattro dosi, fa di quella fede un semplice oroscopo, nel quale puoi credere e regolarti di conseguenza, oppure anche no.

Inoltre, quale miglior conferma che sia una superstizione credere che avere in corpo quattro dosi, in caso di contagio, faccia avere sintomi lievi, se poi aggiungo anche una cura anti-virale perché sai, meglio aver paura che buscarne?





sabato 13 agosto 2022

Le susine

Ho una zia (la zia Luisa) di 92 anni che, da alcuni anni, risiede in una RSA. Nonostante gli acciacchi, ha ancora una buona presenza di spirito e sufficiente lucidità mentale. Ci sentiamo ogni tanto per telefono e talvolta lei mi chiama per chiederle di portarle i fazzoletti di carta. Ieri, oltre a ciò, mi ha chiesto anche di portarle delle susine del mio susino, mature in questi periodi, che le piacevano tanto, ha ricordato. Sicché stamani mi sono presentato in struttura con la roba. Un'infermiera mi prende i fazzoletti ma non le susine. Mi dice che il regolamento vieta d'introdurre roba da mangiare non confezionata dall'esterno all'interno della RSA. È il regolamento previsto dalle norme anticovid. Non faccio obiezioni e invito l'infermiera a prendersele lei le susine, non per mandare a cacare lei, bensì il regolamento e quella specie di ministro che ancora resta là, impunito.

venerdì 12 agosto 2022

Giudizio d'uccello

Da un po' di estati resto fermo, anti-viaggio, percorro millimetri, faccio le zone, mi affatico da fermo a Fano, fa niente, fa’ sì che lei ritorni tra le mie braccia una volta ancor. 
Desisto, in pratica e in teoria. Mi limito, ma non perché me lo ha suggerito la presidenza del consiglio dei ministri. No. Piuttosto è una congenita vocazione alla stasi, all'impercorrenza agostana, al niente turistico, che ho chiamato oggi pomeriggio per avere informazioni sugli immobili. E sui sonnambuli. Romanticismo, anarchia e realismo a Ferragosto. Un'amica di mia mamma, Assunta, mi ha detto che, sì,  sono dimagrito; epperò mi sono cresciuti i baffi. Come Nietzsche. 

da La Gaia Scienza


martedì 9 agosto 2022

Forza Trump

Nel 2016, quando vinse Trump, un po' mi vergognai nel dire che mi faceva piacere avesse vinto lui, piuttosto che quella stronza della Clinton. Lo dicevo sotto i baffi, a mezza voce, tra amici. Avevo come l'impressione che fosse meglio, ed è stato meglio, giacché con la suddetta arpia sicuramente il conflitto in Ucraina sarebbe scoppiato prima, forse sarebbe esploso anche un maggior casino in Siria, e la pace con Kim Jong Un non ci sarebbe certo stata... eccetera. 
Nel 2020, quando a seguito di brogli conclamati, Donald Trump ha perso e il Biden ha vinto, e mi è rincresciuto, ma non l'ho detto, no, non stava bene dirlo, in fondo come fai a tifare un riccone capitalista di tal fatta, odiato da tutti a Hollywood e dal New Yorker...
Bene, sono passati un paio d'anni e vi dirò: a me Trump sta simpatico e quello che ieri gli hanno fatto, perquisire casa sua, è una roba schifosa, una roba che - come dice Fabristol su Twitter - se l'avesse fatta Putin a uno dei suoi oppositori, avremmo tutte le nostre merde secche democratiche a urlare allo scandalo, alla sciagura, alla dittatura conclamata. 

Forza Trump, dunque. Tieni duro.

domenica 7 agosto 2022

Ero lì in un'orgia


A me piace perché alla fine i due si sposano
Ah si, anch'io sono per il lieto fine
Mica come quei film moderni lì che non si capisce assolutamente niente
In fondo sono un sentimentale
Scusi tanto, non ha mica visto le mie mutande?

venerdì 5 agosto 2022

Cara Perturbazione Atlantica

cara Perturbazione Atlantica, 
manchi. 
È tanto, troppo tempo che non ti manifesti 
per dissetare e intenerire il suolo. 
Pure la mente e il cuore, impolverati, 
patiscono la tua lontananza. 
Oh, cara, perché presto non torni, 
veloce veloce, volando sopra le Azzorre 
e passando attraverso il Golfo di Biscaglia 
per infine raggiungere questa parte d'Italia che 
non ha più lacrime da piangere per 
fingere la pioggia? Lo so che sei adirata: 
troppe volte ci siamo lamentati della tua presenza 
perché ci sembrava che, con te presente, 
le nostre vite fossero più esposte alla noia 
e alla malinconia; peggio ancora, e stoltamente, 
ti abbiamo sempre affibbiato l'etichetta di maltempo... 
Maltempo? Questo cocente, monotono azzurro lo è. 
Queste nuvole che, di tanto in tanto, sopravvengono 
e ci regalano soltanto ombre cinesi
o ciottoli di ghiaccio sulle nostre teste
frastornate dall'assenza e dalla cultura
sono il coito interrotto del nostro desiderio
di pioggia.

Cara Perturbazione Atlantica 
torna dunque a confortarci
a darci il senso di un'epoca diversa
che non si trasmuta totalmente in un deserto
di finzione e acqua dissalata
dal male di vivere.
Non farci diventare come arringhe appese
nei negozi dei vecchi pizzicagnoli 
che hanno tutti chiuso bottega 
per far spazio ai negozi dissoluti
che non hanno un padrone
con il quale discutere che l'Italia
non è più un repubblica fondata
sul lavoro. Arriva presto nei nostri cieli,
copri le scie chimiche di aerei
carichi di armi e vibratori per
i nazisti e le prefiche d'Ucraina.

Ti aspettiamo qui all'ombra di un castagno
nascosti come le spore dei porcini
per spuntare e profumare di bosco
una volta ancora.

giovedì 4 agosto 2022

Carr armati rottamati

 Tra i vari scombussolamenti succedutesi dal marzo 2020 in poi, c'è stato anche quello che mi ha fatto avvicinare a fonti informative diverse, non ufficiali, sovente (e a volte a ragione) tacciate di complottismo, anche se essere complottisti non è più un demerito, almeno per me, visti i soloni anti-bufale che hanno rotto il cazzo per farci credere che a) il lockdown era utile e b) i farmaci anti-coronavairus funzionavano ed erano sicuri: vadano a fare in culo insieme a Mentana e amen.

Detto questo, c'è un canale telegram che seguo da qualche settimana, diciamo dodici, che a poco a poco, nonostante tanta confusione (non a caso si chiama Soqquadro ’ntoqulo Etero Channel) e presunzione del so tutto io, so tutto io, mi sembra che di cose la Valeria (l'amministratrice) effettivamente ne sappia - e convincenti.

Non sto a dirle tutte le faccende che ho (o mi sembra di aver) appreso, che molte sono effettivamente spiazzanti, a cominciare dal giudizio su Draghi. Ci sarà occasione di parlarne. Per il momento, pare che la loro diceria sulle armi che il governo italiano ha inviato in Ucraina sembrerebbe vera. Vale a dire, al governo ucragno gli abbiamo inviato roba da rottamare che sarebbe costato un occhio smaltirla in modo più appropriato. Confesso che, se fosse vero, dovrei ammettere che questa dovrebbe essere considerata una mossa geniale.

martedì 2 agosto 2022

Pelosi sullo stomaco

 
Quella bella fica della Pelosi, o un suo clone, è atterrata a Formosa (isola dai culi). Chissà perché. Per rimarcare che.




Questo. Sì, ma perché adesso e non anche, ad esempio, un mese fa? O un anno fa? O, se non c'era lei, un altro speaker, tre anni fa, un lustro, una decade, vent'anni fa? Perché proprio ora? Che cosa c'è di diverso, adesso, che impone questi viaggi per fare queste rivendicazioni “democratiche” contro l'autocrazia, mentre nei tempi passati già descritti la democrazia stava zitta? Ma chi pensano di prendere per il culo? Perché neanche quando le carte sono tutte scoperte non ammettono “ok, facciamo questo perché vogliamo continuare a essere l'impero dominante e tutte le altre nazioni devono sottostare al nostro dominio”? Perché insistono con il concetto falso, marcio e fariseo secondo il quale sostengono di difendere la democrazia contro l'autocrazia, se poi tollerano e favoriscono altre  ben peggiori autocrazie sparse per il pianeta? In buona sostanza: perché è così stronzo il gruppo di potere del quale la Pelosa è portavoce?

lunedì 1 agosto 2022

I peggiori chierichetti


 «L’ape fa vergognare molti architetti con la costruzione delle sue cellette di cera. Ma ciò che fin da principio distingue il peggiore architetto dall'ape migliore è il fatto che egli ha costruito la celletta nella sua testa di cazzo prima di costruirla in cera. Alla fine del processo lavorativo frodativo emerge un risultato che era già presente al suo inizio nella idea del lavoratore lavativo, che quindi era già presente idealmente», ossia come metterlo in culo a chi gli darà il voto perché a chi glielo ha dato, il peggiore (segue qualifica) glielo ha messo già.


Gasse


Guardate questa donna. Guardatela bene. E ogni volta che accendete il gas mandatela affanculo, lei e tutti i suoi parenti. Amen.