un tal Lucas
Letture, pensieri, versi: di Luca Massaro
martedì 9 agosto 2022
Forza Trump
domenica 7 agosto 2022
Ero lì in un'orgia
Ah si, anch'io sono per il lieto fine
Mica come quei film moderni lì che non si capisce assolutamente niente
In fondo sono un sentimentale
Scusi tanto, non ha mica visto le mie mutande?
venerdì 5 agosto 2022
Cara Perturbazione Atlantica
giovedì 4 agosto 2022
Carr armati rottamati
martedì 2 agosto 2022
Pelosi sullo stomaco
lunedì 1 agosto 2022
I peggiori chierichetti
«L’ape fa vergognare molti architetti con la costruzione delle sue cellette di cera. Ma ciò che fin da principio distingue il peggiore architetto dall'ape migliore è il fatto che egli ha costruito la celletta nella sua testa di cazzo prima di costruirla in cera. Alla fine del processo l
Gasse
Guardate questa donna. Guardatela bene. E ogni volta che accendete il gas mandatela affanculo, lei e tutti i suoi parenti. Amen.
domenica 31 luglio 2022
Sennò vince la destra
Aveva ragione Huxley
« Aspettavamo tutti il 1984. Venne, ma la profezia non si avverò; gli americani più riflessivi tirarono un sospiro di sollievo, congratulandosi per lo scampato pericolo. La democrazia aveva resistito. Altrove nel mondo forse c’è stato il terrore; a noi furono risparmiati gli incubi di Orwell.
Avevamo dimenticato che, oltre alla visione infernale di Orwell, qualche anno prima ce n’era stata un’altra, forse meno nota anche se altrettanto raggelante: quella del Mondo nuovo di Aldous Huxley. Contrariamente a un’opinione diffusa anche tra le persone colte, Huxley e Orwell non avevano profetizzato le stesse cose. Orwell immagina che saremo sopraffatti da un dittatore. Nella visione di Huxley non sarà il Grande Fratello a toglierci l’autonomia, la cultura e la storia. La gente sarà felice di essere oppressa e adorerà la tecnologia che libera dalla fatica di pensare.
Orwell temeva che i libri sarebbero stati banditi; Huxley, non che i libri fossero vietati, ma che non ci fosse più nessuno desideroso di leggerli. Orwell temeva coloro che ci avrebbero privati delle informazioni; Huxley, quelli che ce ne avrebbero date troppe, fino a ridurci alla passività e all’egoismo. Orwell temeva che la nostra sarebbe stata una civiltà di schiavi; Huxley paventava l’avvento di una cultura volgare, interessata soltanto a cose frivole. Nel Ritorno al mondo nuovo, i libertari e i razionalisti – sempre pronti a opporsi al tiranno – “non tennero conto che gli uomini hanno un appetito pressoché insaziabile di distrazioni”. In 1984, aggiunge Huxley, la gente è tenuta sotto controllo con le punizioni; nel Mondo nuovo, con i piaceri. In breve, Orwell temeva che saremmo stati distrutti da ciò che odiamo, Huxley, da ciò che amiamo.
Il mio libro si basa sulla probabilità che abbia ragione Huxley, e non Orwell. »
Neil Postman, Amusing Ourselves to Death: Public Discourse in the Age of Show Business, 1985, edizione italiana Divertirsi da morire, Luiss University Press 2021
mercoledì 27 luglio 2022
Facciamo chiodo
lunedì 25 luglio 2022
Astensione come vocazione
sabato 23 luglio 2022
E lucean le stelle
È luglio, solleone, fa caldo, come quasi sempre di questi tempi ha fatto caldo. Piove meno, questo sì, e salutari acquazzoni estivi sono rari rispetto a qualche anno fa. Ogni tanto sento raccontare che esistono già tecnologie per favorire (produrre?) la pioggia... chissà, per il momento mi rivolgo a sant'Anna
Sant'Anna Metterza |
mercoledì 20 luglio 2022
Guai a noi
martedì 19 luglio 2022
A 80 km da Algeri
venerdì 15 luglio 2022
La scoperta dell'acqua calda